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Jane Austen su Media Library Online, la biblioteca digitale gratuita

Jane Austen su Media Library Online MLOL

Delle tante e preziose risorse dedicate a Jane Austen presenti su Media Library OnLine (MLOL) – La Biblioteca Digitale per Tutti, ho già parlato in un tè delle cinque di qualche anno fa. Oggi riprendo volentieri questo argomento per segnalare questa imperdibile opportunità di riempire con ottime letture e splendidi ascolti di argomento austeniano il tempo libero ritrovato in queste nostre vite quotidiane improvvisamente devastate dalla pandemia del coronavirus.

Immaginate una biblioteca senza limiti di estensione o di accessibilità, a vostra disposizione completamente gratis, con risorse in prestito ma anche consultabili online senza limiti oppure scaricabili e conservabili per sempre: un vero paradiso per chi ama leggere, ascoltare, guardare, esplorare, conoscere. Questa biblioteca esiste ed è MLOL, Media Library Online, la prima rete italiana di biblioteche pubbliche, accademiche e scolastiche per il prestito digitale con oltre 6.000 biblioteche aderenti in 20 regioni italiane e 10 paesi stranieri.
Su MLOL, c’è un enorme tesoro di risorse di/su/intorno a Jane Austen a portata di qualunque apparecchio tecnologico. Non solo romanzi e non solo libri: accanto a biografie e saggi, troviamo audiolibri in italiano, inglese e altre lingue, nonché raccolte di brani musicali della sua epoca e persino una vasta scelta di romanzi derivati, i cosiddetti Austen Inspired Novels.

Di seguito, vi racconto innanzitutto come accedervi e, a titolo di esempio, vi offro un assaggio delle risorse che ho a disposizione grazie alla mia iscrizione al sistema bibliotecario EmiLib – provincia di Bologna. Ebbene… Accomodatevi in poltrona con il vostro dispositivo mobile, una fumante tazza di tè e, sulle onde del wi-fi, esploriamo insieme il catalogo austeniano della biblioteca digitale di Media Libary Online: parola chiave “Jane Austen”.

#iorestoacasaconJaneAusten

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Jane Austen nella biblioteca digitale di Media Library OnLine (MLOL)

mlol-media_library_on_lineDopo l’afternoon tea al fresco della scorsa settimana, ricco di novità e stimoli libreschi con il nuovo programma 2015-6 del Jane Austen Book Club di Biblioteca Salaborsa e JASIT, vi invito ad un altro tè estivo per farvi gustare le delizie austeniane presenti in uno scrigno ricco di gioielli culturali alla portata di tutti: Media Library OnLine (MLOL), la biblioteca digitale italiana che “offre l’accesso da remoto a quotidiani italiani e stranieri, ebook, audiolibri, musica, video, banche dati e altro ancora”.
Mi sono iscritta a questa bibloteca digitale qualche mese fa e, con il tempo e le diverse esigenze di approfondimento e lettura, ho scoperto che Jane Austen come chiave di ricerca riserva graditissime sorprese in ogni campo.
Servitevi di tè freddo in abbondanza e partiamo alla scoperta di questi preziosi ritrovamenti.
(in fondo al post, le istruzioni per l’accesso)

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Come nasce la parola “Janeites” (3) – Disponibili in italiano i due testi che l’hanno creata: “Prefazione a Orgoglio e Pregiudizio” di G. Saintsbury,e “I Janeites” di R. Kipling

La parola Janeite esprime l’essenza dell’ammirazione totalizzante per Jane Austen – per intenderci, quella che provoca un legame ideale e profondo, addirittura affettivo, con la donna-scrittrice, fino a generare una vera e propria dipendenza da tutto ciò che la riguardi, le sue opere così come la sua vita.
La folta schiera di ammiratori che cresce a vista d’occhio ogni giorno in ogni parte del mondo si riconosce senza esitazione in ciò che questo significante molto efficacemente esprime.
Mentre scrivo questo esordio, penso inevitabilmente a come questa parola sia stata usata per molto tempo (un tempo vicinissimo più a noi che alla sua ispiratrice) con un’accezione negativa, che ne radicalizza la componente emotiva al fine di indicare, con ingiusta limitazione, gli appassionati di Jane Austen persi nella modalità estrema del fanatismo più puro.
Ed è così che, per esorcizzare questa interpretazione fuorviante e riduttiva, mi ritrovo a pensare immediatamente alla sua origine – nobile, intensa, geniale. Che non perdo mai occasione per ricordare.
E così, oggi, in questo tè delle cinque, colgo l’occasione per invitarvi a conoscere da vicino proprio i due testi che costituiscono questa importante origine – poiché non ci si può dire Janeite senza conoscerli, tanto più che, finalmente, sono disponibili in italiano.

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Tutto, ma proprio tutto, su Pride & Prejudice: Happily Ever After di S. Fullerton (Anteprima)

fullerton_happily-ever-afterSpesso ho provato ad immaginare cosa passasse per la mente di Jane Austen mentre preparava la copia per la stampa del suo amato Pride & Prejudice.
Mi posso avventurare a pensare, sulla base di ciò che lei stessa scrisse nelle lettere del periodo o di quanto raccontato in seguito dai parenti, che fosse cosciente di aver destinato ai futuri lettori una storia bellissima, un ottimo lavoro letterario, già più volte apprezzato in ambiente familiare.
Anche il suo sogno era quello comune a tutti gli artisti della penna, cioè passare alla storia?
Non mi avventuro a dire che, in fondo, lo desiderasse. Ma posso di certo affermare che non poteva immaginare, nemmeno lontanamente, che 200 anni dopo il suo Pride & Prejudice sarebbe stato così apprezzato da avere fama mondiale e un pubblico di numerosi e fedeli ammiratori, nonché un’inarrestabile fioritura di declinazioni nei più svariati mezzi di comunicazione e di imitazioni e adattamenti di ogni genere!

Il libro che sta per uscire il prossimo 3 gennaio da Frances Lincoln (e che ho avuto il grande piacere di leggere in anteprima), ci racconta tutto quanto vorremmo sapere sul mondo di Pride & Prejudice.
Il titolo è già un programma perché Happily Ever After (per sempre felici e contenti) riecheggia il lieto fine di una fiaba, che può riguardare la vicenda della coppia d’oro austeniana protagonista del romanzo, Elizabeth e Darcy, ma anche il destino del romanzo stesso, visceralmente amato in tutto il mondo. Inoltre, ci promette una lunga, appassionante narrazione intorno a questo capolavoro, affidata all’autrice, l’autorevole Susannah Fullerton, Presidente della Jane Austen Society of Australia.

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A dance with Jane Austen – ovvero: l’importanza sociale e narrativa del ballo

Inevitabilmente, le danze riempiono le pagine delle opere di Jane Austen.
Innanzitutto, perché facevano parte della vita quotidiana dei suoi tempi. I balli avevano una funzione sociale fondamentale perché permettevano alle persone di incontrarsi e conoscersi derogando, entro limiti ben precisi, alle rigide regole che governavano i rapporti umani. Erano le sole occasioni in cui giovani di ambo i sessi potevano non soLo interagire direttamente ma anche toccarsi, anche se solo per il brevissimo intreccio delle mani durante una danza. Questa prossimità, questa promiscuità fisica, che oggi appare così casta da sembrare addirittura inesistente, annullava temporaneamente alcune barriere.
In secondo luogo, perché Jane evidentemente ama raccontare tutto quanto ruoti intorno alle occasioni danzanti. Le biografie familiari e le lettere, infatti, ci restituiscono l’immagine nitida di una donna appassionata di musica e ballo, che si prepara attentamente curando abiti e accessori (secondo le possibilità concesse dalle sue finanze sempre limitate), pregustando il divertimento e addirittura rinnovandolo nel piacere di raccontare nei particolari e con dovizia di commenti personali tutto quanto vi è accaduto.

Leggere il libro A dance with Jane Austen di Susannah Fullerton, edito da Frances Lincoln Publishers significa immergersi totalmente nelle pagine dei romanzi di Jane Austen e, attraverso di essi, nella moda e nel costume dell’epoca.

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Il leggendario Almack’s di Londra

Inoltre, se vi sentite perfettamente in sintonia con la cara Zia Jane perché amate ballare, siete ballerini provetti, ammirati e ricercati ed avete nella memoria serate in cui non avreste mai smesso di volteggiare, questo libro fa al caso vostro perché qui troverete coniugate due diverse ma intense passioni, quella per Jane Austen e quella per il ballo.

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