Archivi categoria: Intorno a Jane Austen

“Un tè con Jane Austen” di Narratè, ovvero: Jane si racconta in una tazza di tè

Anche senza l’ausilio di precise ricerche statistiche, una semplice occhiata in giro per la rete può confermare che “Un tè con Jane Austen” è il titolo più inflazionato del mondo austeniano: l’abbinamento tra l’autrice e il tè è così evocativo che immancabilmente emerge quando si tratta di dare un’etichetta riconoscibile e di sicuro richiamo delle schiere di Janeite a eventi, libri, altre iniziative a lei dedicate.
Mi permetto di ritenere questa dove ci troviamo la sala da tè più austeniana del web, considerato che proprio con questa “etichetta”, Un tè con Jane Austen, ho scelto di battezzarla nel dicembre 2010 sottolineando sia il legame biografico e letterario tra i due elementi che tanta passione suscitano in me, sia lo spirito da conversazione delle mie elucubrazioni austeniane. Ebbene, qui, proprio qui, questo tè del pomeriggio non poteva mancare: non solo perché qui sia inevitabile dare spazio naturale a tutto ciò che racconta il binomio Jane Austen e Tè ma anche perché in questo caso specifico, che sto per condividere, i due splendidi elementi sono Protagonisti Assoluti e non un mero richiamo per Janeite.

Oggi, infatti, vi invito a prendere un vero tè dedicato alla figura della grande autrice, accompagnato da una lettura. Parleremo di Un tè con Jane Austen di Narratè, una miscela di tè creata appositamente per rendere omaggio alla scrittrice dei “sei romanzi perfetti”, disponibile in un libretto con un breve racconto originale sulla sua vita di donna e scrittrice, la cui lettura dura il tempo dell’infusione. Questo particolare prodotto editoriale è stato creato in collaborazione con Jane Austen Society of Italy (JASIT) e proprio io ho avuto il grande onore e piacere di offrire il mio contributo alla sua realizzazione.
Sfoderate il servizio da tè più prezioso che avete e accomodatevi: lo speciale, unico, vero Tè con Jane Austen sta per essere servito!

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Una rosa per Elinor e Marianne: Sense and Sensibility, la terza rosa di Jane Austen

sense and sensibility rose, 2023
Sense & Sensibility Rose, 2023 – fonte: The Harkness Rose Company

Nel 2013, l’anno del Bicentenario della prima pubblicazione di Pride and Prejudice (Orgoglio e pregiudizio), uno degli omaggi più poetici al genio di Jane Austen e al suo “darling child” è stato senza dubbio la creazione della rosa dedicata al romanzo. A crearla con l’amorevole determinazione che solo un floricoltore devoto all’esistenza di questi incantevoli fiori può dispiegare è stato Philip Harkness, proprietario dello storico vivaio britannico The Harkness Rose Company, che ha sede nello Hertfordshire (la contea della famiglia Bennet!) ed è specializzato nella coltivazione e selezione di rose dal 1879. Non si trattava di un omaggio estemporaneo: mentre la Pride and Prejudice Rose cresceva rigogliosa nel giardino del cottage di Chawton, nel 2017 Harkness ha colto l’occasione del Bicentenario della morte di Jane Austen per rendere omaggio alla grande autrice con una rosa tutta per lei, la Jane Austen Rose.
Di queste due rose, entrambe presenze stabili nel giardino di Chawton, abbiamo parlato in un tè delle cinque di qualche tempo fa: Il nome della rosa è Jane Austen.
Quella che ormai è diventata ufficialmente la “Jane Austen Collection” di The Harkness Rose Company, quest’anno si è arricchita di un’altra nuovissima rosa austeniana: la Sense and Sensibility Rose. Non ci resta che preparare un soave tè alla rosa e prepararci ad ammirare questo terzo omaggio floreale alla nostra beniamina e al suo primo romanzo pubblicato.

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Emma abita a Beverly Hills, da 25 anni | Clueless (Ragazze a Berverly Hills), film 1995

Clueless, Ragazze a Beverly Hills

Uno degli adattamenti per lo schermo più rappresentativi della cosiddetta Austen Renaissance della metà degli anni ’90 è una trasposizione moderna di Emma. Si tratta di Clueless (un aggettivo del gergo americano di quegli anni, letteralmente: non avere la più pallida idea, oppure essere incapace), una commedia giovanile che, alla sua apparizione nelle sale statunitensi nel luglio del 1995, colse tutti di sorpresa e conquistò pubblico e critica in men che non si dica, diventando presto un film di culto. Arrivò nelle sale italiane l’estate successiva con il titolo poco accattivante, e molto fuorviante, di Ragazze a Beverly Hills. Ancora oggi, a distanza di ben venticinque anni, studiosi e ammiratori di Jane Austen lo nominano tra i migliori adattamenti austeniani mai realizzati. Sì, perché – come ci insegna Jane Austen – le prime impressioni possono essere ingannevoli…
A distanza di un quarto di secolo, in questo strano e complicato 2020, la superstar del grande schermo è sempre lei, Miss Emma Woodhouse, classe 1815, la bella, intelligente e ricca eroina dell’omonimo romanzo di Jane Austen: oltre al nuovo film di Autumn De Wilde (di cui ho già parlato in un mio tè delle cinque) uscito la scorsa primavera in piena emergenza Covid-19, infatti, non possiamo non ricordare lo scintillante e fondamentale venticinquesimo anniversario dell’uscita di Clueless, un gioiellino che fece epoca e non ha mai smesso di conquistare il pubblico.
L’occasione per guardarlo insieme è particolarmente propizia perché in questo periodo il film è visibile in chiaro sulla piattaforma Netflix. Inoltre, a testimonianza della sua gloria imperitura, è appena stata annunciata la prossima uscita di una serie spin-off (per ora senza titolo) tratta dal film, che sarà disponibile su un’altra piattaforma analoga, l’americana Peacock di NBC.
Servitevi di tè freddo e pop-corn, e seguiamo la protagonista del film, la sedicenne studentessa di high school Cher Horowitz (Emma Woodhouse), nella sua vita dorata in California. Non siete curiosi di sapere come Jane Austen si sia ambientata in questa modernissima Highbury della West Coast?…

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Chawton, 7 luglio 1809: il Nuovo Inizio di Jane Austen

Chawton, Jane Austen's house museum
Il tavolino di Jane Austen nella dining room di Chawton, con una prima edizione originale di Orgoglio e Pregiudizio in 3 voll. e una penna per scrivere.

Il mese di luglio è molto importante nel calendario austeniano per almeno due ricorrenze fondamentali. La prima è quella che inevitabilmente ogni anno viene ricordata il giorno 18 con tutta la solennità dovuta all’addio di Jane al mondo nel 1817. Ma la seconda è di segno esattamente opposto perché porta con sé l’energia luminosa di un nuovo inizio, una vera e propria rinascita: è un punto di svolta epocale per Jane e per ciò che di sé e della propria arte avrebbe donato al mondo e all’umanità a partire da quel momento. Si tratta del 7 luglio 1809, il giorno in cui Jane si trasferisce armi e bagagli e scrittoio portatile nel cottage di Chawton insieme alla madre, alla sorella Cassandra e a una cara amica di sempre, Martha Lloyd, nubile e orfana, che già da qualche anno vive con le tre signore Austen.
Per Jane in quel momento è l’ennesimo trasloco – ma questa volta possiamo immaginare con una buona dose di certezza che i suoi sentimenti abbiano un sapore assai più dolce perché è l’ultimo, sì l’ultimo!, di una lunga, faticosa serie di spostamenti da un posto all’altro. Una serie iniziata nel 1801 al seguito dei genitori, quando dalla natia e campagnola Steventon andò nella sfolgorante Bath; poi, alla morte del padre nel 1805, ospite di questo o quel fratello prima di stabilirsi a Southampton nell’autunno del 1806 da dove, del resto, continua a muoversi verso altre città per andare in visita da amici e parenti. Considerando questa girandola di spostamenti, viene da sorridere all’idea che ancora oggi ci sia chi sostiene il falso mito di una Jane Austen sempre chiusa in casa…

Questa partenza del 1809 per la nuova dimora è luminosa e piena di promesse perché quel cottage che Edward, il fratello che ne è proprietario, ha fatto risistemare appositamente per le sue parenti è la nuova e definitiva casa di Jane. E per di più nel suo amato Hampshire, a poca distanza da Steventon, il villaggio in cui è nata e vissuta per i primi 25 anni della sua vita! Praticamente, un ritorno a casa.
Niente più traslochi né lunghi soggiorni ospite di case non sue e dalle quali dovrà separarsi prima o poi, basta instabilità e incertezze. Questo cottage di Chawton non sarà più semplicemente una house in cui soggiornare ma la sua home dove vivere con la sua famiglia tutta al femminile – our Chawton home, come scrive poche settimane dopo al fratello Frank.
E quante altre parole scriverà qui, Jane ancora non lo sa…

Oggi andiamo a prendere il tè a Chawton, centro di gravità permanente di tutti i Janeite del mondo nonché cuore pulsante di Austenland perché è in questo cottage immerso nella campagna inglese che dal 1809 la vena creativa di Miss Austen riprende vigore e la porterà a dare vita ai suoi sei Romanzi Perfetti (più uno, l’incompiuto Sanditon ma con tutte le carte in regola per essere il suo capolavoro più grande) e a diventare finalmente un’autrice pubblicata.

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Sanditon, serie ITV, 2019 | La Riviera dei Cuori Infranti

..tra cui il mio, insieme a quello di una quantità imprecisata, ma di sicuro enorme, di spettatrici e spettatori in giro per il mondo.
Ormai conoscete, tutte e tutti in ogni angolo del globo, un paio di dettagli fondamentali su questa serie, Sanditon, prodotta dalla rete britannica ITV e dalla statunitense PBS, uscita nell’agosto del 2019 e molto discussa fin dalla prima puntata. Perciò anche se non l’avete vista, so che non commetterò alcun Grave Reato da Spoiler parlandovene con assoluta & affranta sincerità.

Sanditon, ITV, 2019

Molto probabilmente, infatti, sapete già [SE NON CONOSCETE IL FINALE DI STAGIONE, SALTATE AL PUNTO SUCCESSIVO: “All’inizio del 2020”] che questa serie è così drammatica da non avere un lieto fine, né per i due protagonisti (e un paio di altri personaggi) né per la serie in sé e per sé, che resta inopinatamente priva di seconda stagione.
All’inizio del 2020, il popolo del web ha lanciato una campagna, #SaveSanditon, per convincere ITV e PBS, a tornare sui loro passi e produrre la seconda stagione ma finora nessuna nuova (quindi, in questo caso, pessima nuova). Ma non è questo il giorno per muovere la protesta, anche se prometto che tornerò presto su questo punto dolente perché, oltre ad interessarmi in quanto Spettatrice Sedotta & Abbandonata, è anche un’interessante testimonianza di quanto Jane Austen sia oggi, nel 2020, un potentissimo fenomeno culturale di massa.
Oggi con il mio tè delle cinque voglio portarvi sulle coste del Sussex in compagnia della brillante Charlotte Heywood e del fascinoso Sidney Parker, per raccontare questa splendida (sì, splendida!) serie tv che, malgrado una ridottissima, se non quasi nulla, distribuzione nelle reti tv/web del mondo, non smette di conquistare i cuori ed agitare le acque profonde e infinite del Grande Mare di Internet.
Allacciate ben stretti i vostri copricapi e mantelli, rifornitevi di molti fazzoletti e altri generi di conforto, e preparatevi a restare appassionatamente in balia delle onde e del vento sulla riviera di Sanditon, dove un suono soltanto sembrerà riempire l’aria intorno a voi: quello dei cuori infranti.

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