Archivi categoria: Film austeniani

Film, sceneggiati, web series ed ogni altro tipo di adattamento per lo schermo

Emma abita a Beverly Hills, da 25 anni | Clueless (Ragazze a Berverly Hills), film 1995

Clueless, Ragazze a Beverly Hills

Uno degli adattamenti per lo schermo più rappresentativi della cosiddetta Austen Renaissance della metà degli anni ’90 è una trasposizione moderna di Emma. Si tratta di Clueless (un aggettivo del gergo americano di quegli anni, letteralmente: non avere la più pallida idea, oppure essere incapace), una commedia giovanile che, alla sua apparizione nelle sale statunitensi nel luglio del 1995, colse tutti di sorpresa e conquistò pubblico e critica in men che non si dica, diventando presto un film di culto. Arrivò nelle sale italiane l’estate successiva con il titolo poco accattivante, e molto fuorviante, di Ragazze a Beverly Hills. Ancora oggi, a distanza di ben venticinque anni, studiosi e ammiratori di Jane Austen lo nominano tra i migliori adattamenti austeniani mai realizzati. Sì, perché – come ci insegna Jane Austen – le prime impressioni possono essere ingannevoli…
A distanza di un quarto di secolo, in questo strano e complicato 2020, la superstar del grande schermo è sempre lei, Miss Emma Woodhouse, classe 1815, la bella, intelligente e ricca eroina dell’omonimo romanzo di Jane Austen: oltre al nuovo film di Autumn De Wilde (di cui ho già parlato in un mio tè delle cinque) uscito la scorsa primavera in piena emergenza Covid-19, infatti, non possiamo non ricordare lo scintillante e fondamentale venticinquesimo anniversario dell’uscita di Clueless, un gioiellino che fece epoca e non ha mai smesso di conquistare il pubblico.
L’occasione per guardarlo insieme è particolarmente propizia perché in questo periodo il film è visibile in chiaro sulla piattaforma Netflix. Inoltre, a testimonianza della sua gloria imperitura, è appena stata annunciata la prossima uscita di una serie spin-off (per ora senza titolo) tratta dal film, che sarà disponibile su un’altra piattaforma analoga, l’americana Peacock di NBC.
Servitevi di tè freddo e pop-corn, e seguiamo la protagonista del film, la sedicenne studentessa di high school Cher Horowitz (Emma Woodhouse), nella sua vita dorata in California. Non siete curiosi di sapere come Jane Austen si sia ambientata in questa modernissima Highbury della West Coast?…

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Sanditon, serie ITV, 2019 | La Riviera dei Cuori Infranti

..tra cui il mio, insieme a quello di una quantità imprecisata, ma di sicuro enorme, di spettatrici e spettatori in giro per il mondo.
Ormai conoscete, tutte e tutti in ogni angolo del globo, un paio di dettagli fondamentali su questa serie, Sanditon, prodotta dalla rete britannica ITV e dalla statunitense PBS, uscita nell’agosto del 2019 e molto discussa fin dalla prima puntata. Perciò anche se non l’avete vista, so che non commetterò alcun Grave Reato da Spoiler parlandovene con assoluta & affranta sincerità.

Sanditon, ITV, 2019

Molto probabilmente, infatti, sapete già [SE NON CONOSCETE IL FINALE DI STAGIONE, SALTATE AL PUNTO SUCCESSIVO: “All’inizio del 2020”] che questa serie è così drammatica da non avere un lieto fine, né per i due protagonisti (e un paio di altri personaggi) né per la serie in sé e per sé, che resta inopinatamente priva di seconda stagione.
All’inizio del 2020, il popolo del web ha lanciato una campagna, #SaveSanditon, per convincere ITV e PBS, a tornare sui loro passi e produrre la seconda stagione ma finora nessuna nuova (quindi, in questo caso, pessima nuova). Ma non è questo il giorno per muovere la protesta, anche se prometto che tornerò presto su questo punto dolente perché, oltre ad interessarmi in quanto Spettatrice Sedotta & Abbandonata, è anche un’interessante testimonianza di quanto Jane Austen sia oggi, nel 2020, un potentissimo fenomeno culturale di massa.
Oggi con il mio tè delle cinque voglio portarvi sulle coste del Sussex in compagnia della brillante Charlotte Heywood e del fascinoso Sidney Parker, per raccontare questa splendida (sì, splendida!) serie tv che, malgrado una ridottissima, se non quasi nulla, distribuzione nelle reti tv/web del mondo, non smette di conquistare i cuori ed agitare le acque profonde e infinite del Grande Mare di Internet.
Allacciate ben stretti i vostri copricapi e mantelli, rifornitevi di molti fazzoletti e altri generi di conforto, e preparatevi a restare appassionatamente in balia delle onde e del vento sulla riviera di Sanditon, dove un suono soltanto sembrerà riempire l’aria intorno a voi: quello dei cuori infranti.

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I mantelli rossi delle fanciulle di Highbury | Un dettaglio dal film “Emma.” di Autumn De Wilde

Emma., film 2020, Autumn De Wilde

Il film Emma., l’adattamento della regista Autumn De Wilde uscito lo scorso marzo, ha un impatto visivo eclatante: in ciascuna inquadratura, ogni singolo elemento che possa raccontare visivamente l’ambientazione storica e sociale nonché le dinamiche tra i personaggi viene sfruttato con accuratezza maniacale, così che ogni fotogramma è una vera scorpacciata narrativa per lo sguardo. Questa è anche la ragione per cui, più che mai, è necessario guardare questo film più volte per far emergere da questo tripudio di forme e colori ora uno ora l’altro dei dettagli disseminati ovunque.
Ho avuto il piacere di scambiare diverse conversazioni virtuali con lettrici e lettori su questo nuovo film, soprattutto in occasione della recensione a più voci pubblicata sul sito di Jane Austen Society of Itay (JASIT). Ed ho notato che c’è un dettaglio in particolare che ricorre nelle note degli spettatori, generando diverse ipotesi sul suo significato. Si tratta delle giovani ospiti della scuola di Mrs Goddard che se ne vanno in giro per la campagna di Highbury indossando degli sgargianti mantelli rossi, costellando tutto il film con le loro vivaci apparizioni di gruppo.
Il pubblico moderno le ha subito associate alle Ancelle del romanzo distopico Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood, e in particolare alla serie tv che ne è stata tratta, dove le donne destinate da un governo teocratico totalitario a scopi riproduttivi sono obbligate ad indossare un mantello rosso e un cappello bianco. L’interpretazione data a queste giovani in mantelli rossi è, dunque, assai inquietante: si tratterebbe, in definitiva, del fantasma dell’eterna, dura discriminazione delle donne che si aggira come monito per tutto il film.
La spiegazione reale è, invece, più semplice e lieta anche se, per un pubblico moderno, risulta più difficile da cogliere: l’ha spiegata la stessa regista e deriva dalla fedelissima ricostruzione storica da lei voluta per il film.
Con il tè delle cinque di oggi, dunque, vi porto a vedere da vicino i mantelli rossi delle fanciulle di Mrs Goddard del film Emma.: lo faremo tuffandoci nelle illustrazioni di scene di vita quotidiana in epoca Regency a cui la costumista Alexandra Byrne e la regista Autumn De Wilde si sono ispirate per ricostruire con la massima accuratezza l’ambiente campagnolo dell’epoca di Jane Austen.
(anche se è lecito pensare che entrambe fossero ben coscienti dell’inevitabile associazione che gli spettatori avrebbero fatto con le Ancelle di Margaret Atwood…)

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Jane Austen online: ebook gratis, film e serie tv

Pride and prejudice, film, 2005
Svago domestico a Longbourn, dal film Orgoglio e Pregiudizio, 2005

Come riempire il tempo libero ritrovato in queste nostre vite quotidiane improvvisamente ridefinite dalla pandemia del coronavirus? La rete intenet offre una gamma vasta e ricca di opportunità. E quindi… #iorestoacasaconJaneAusten, sì, ma come e dove trovare libri, film, musica, ogni tipo di risorse dedicate a Jane Austen in rete?
Nei primi giorni della Chiusura Totale, abbiamo esplorato insieme le imperdibili, numerosissime occasioni offerte da un’ottima fonte gratuita, la Biblioteca Digitale per tutti Media Library Online.
Oggi, arricchisco questo suggerimento con qualche ulteriore indicazione, attingendo ad altre fonti facilmente accessibili, alcune gratuite, per leggere libri e guardare film e serie tv dedicate a Jane Austen.
Anche oggi, dunque, non mi resta che invitarvi ad accomodarvi in poltrona con il vostro dispositivo mobile, una fumante tazza di tè e seguirmi sulle onde del wi-fi. Buona lettura e buona visione!
#iorestoacasaconJaneAusten

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Vita e amori dei Janeite contemporanei: Il Club di Jane Austen (film, 2007)

Il Club di Jane Austen, 2007

Nel complesso e travagliato, ma pur sempre entusiasmante, rapporto tra la pagina scritta ed il suo adattamento per lo schermo, chiunque ami leggere avverte di solito l’esigenza di osservare alcune leggi fondamentali, indiscutibili, universali nell’avvicinarsi alla trasposizione: 1) il libro è sempre e comunque migliore del film che ne viene tratto & 2) non si può vedere il film senza aver letto prima il libro da cui è tratto. In modo inesorabile e feroce, semplicemente inorridisce di fronte a qualunque infrazione a queste sacre leggi. Ma ogni legge ha il brutto vizio di possedere, per natura, le sue brave eccezioni – che non possono mancare neppure nell’ormai lunghissimo e proficuo rapporto tra libro e pellicola.

Il film The Jane Austen Book Club (Il Club di Jane Austen) prodotto da Sony Pictures, che nel 2007 fu tratto dall’omonimo libro di Karen Joy Fowler, è un esempio perfetto quanto eclatante del sovvertimento delle due leggi sacre su citate perché: 1) è decisamente meglio del libro & 2) può essere serenamente visto senza nemmeno prendere in considerazione la fonte letteraria. Del resto, il film si discosta talmente dal libro, rielaborandone la materia da cima a fondo, che ci si ritrova di fronte a una diversa realizzazione della stessa idea. Un’idea peraltro bellissima, azzeccatissima, golosissima e, ahimè, sprecata malamente nel libro.
Ho effettivamente conosciuto questa idea seguendo proprio questo percorso poco ortodosso, cioè vedendo il film prima e leggendo il libro poi (per un gioco del destino che ho già raccontato in un tè delle cinque di qualche anno fa: Quando il libro è peggiore del film).

Mi preme precisare che nessuno dei due, tuttavia, dovrebbe mancare nel curriculum di ogni Janeite o, più in generale, di chiunque desideri conoscere il fenomeno Jane Austen e il suo impatto sulla cultura popolare perché entrambi, libro e film, ne sono un’espressione illuminante.
Per quanto mi dolga ammetterlo, il film prevale sul libro. Rispetto a quest’ultimo, infatti, ha innanzitutto il pregio di rendere la presenza di Jane Austen concreta, significativa e costante laddove il libro è clamorosamente lacunoso, ed ha la caratteristica preziosa quanto rara di non dimenticare mai l’intento, semplice e nobilissimo, di essere una commedia romantica di puro intrattenimento, sì, ma di buona qualità.
Per il tè delle cinque di oggi, quindi, non ci siederemo attorno a un tavolo ma sulle poltrone della sala cinematografica per vedere come The Jane Austen Book Club (Il Club di Jane Austen), film Sony Pictures del 2007 scritto e diretto da Robin Swicord, sia riuscito a raccontare la vita di un gruppo di persone che trovano nella lettura dei romanzi di Jane Austen uno strumento per conoscere meglio se stessi, le persone, il mondo, regalandoci così una scoppiettante anatomia dei Janeite.

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