The Other Mr. Darcy (di M.Fairview): un concetto che la mente non considera

monica_fairview__TheOtherMrDarcy…anzi, due! Difficile, infatti, considerare l’idea di un “altro” Mr Darcy: egli è unico ed irripetibile, meravigliosa creazione della magia e della sensibilità di Jane Austen. Inutile cercare altrove, di Darcy ce n’è uno solo, e vive a Pemberley, Derbyshire, Austenland….

Altrettanto impossibile da considerare è l’idea di una Caroline Bingley protagonista di un intero romanzo e, addirittura, figura positiva!

…Eppure, Mrs. Fairview parte esattamente laddove finisce P&P, e più precisamente il giorno del matrimonio di Lizzie e Darcy. E ci sorprende subito presentandoci Caroline sotto un aspetto inconsueto, cioè senza quei freni inibitori dati dal calcolo delle convenienze e dalle apparenze da alta società, ma addirittura in preda allo sdegno ed al dolore per aver perduto l’uomo (con annesso patrimonio e posizione sociale) che riteneva già suo.
Soprattutto, in questo stesso momento ci presenta anche l’altro, quel secondo Mr Darcy impossibile da considerare ma che è lì, per certi aspetti molto simile al primo, unico, originale, Fitzwilliam Darcy ma che mostra subito anche una marcata differenza (l’essere di sangue Britannico ma cresciuto a Boston non può non determinare una miscela di opposti)…

(questa recensione è stata pubblicata per la prima volta sul blog Old Friends and New Fancies il 10 nov. 2011)

Via col vento

Rhett Butler rivela la propria presenza nella biblioteca in cui Scarlett, credendo di essere sola, si è lasciata andare…

Questa importante scena iniziale mi è apparsa subito come una divertente rivisitazione in chiave austeniana e Regency di un’analoga scena di un famoso romanzo statunitense, Via col Vento (Gone with the wind): il primo burrascoso incontro tra Scarlett O’Hara e Rhett Butler.
Come in quel caso, e come è lecito aspettarsi, ne nasce una schermaglia che è destinata a riverberarsi sul rapporto tra i due protagonisti durante le pagine successive.

Una splendida Caroline: Anna Chancellor (da Pride and Prejudice, BBC, 1995)

E mentre tale rapporto lentamente ma inesorabilmente si trasforma, anche Caroline matura e trasfigura sotto i nostri occhi realizzando pienamente quanto appena accennato dalla stessa Jane Austen nel capitolo 61 di Pride and Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio):

EN – Miss Bingley was very deeply mortified by Darcy’s marriage; but as she thought it advisable to retain the right of visiting at Pemberley, she dropt all her resentment; was fonder than ever of Georgiana, almost as attentive to Darcy as heretofore, and paid off every arrear of civility to Elizabeth.
IT – Miss Bingley rimase profondamente mortificata dal matrimonio di Darcy; ma dato che ritenne opportuno mantenere il diritto di far visita a Pemberley, abbandonò ogni risentimento, fu più affettuosa che mai verso Georgiana, quasi premurosa come prima con Darcy, e saldò tutti gli arretrati di cortesia con Elizabeth. – trad. di G. Ierolli)

Certo, sotto le pieghe delle schermaglie tra l’apparentemente inflessibile Britannica e l’apertamente spontaneo Americano sembra di vedere la materializzazione su scala ridotta dello scontro più cruento tra il vecchio dominatore e le giovani ex colonie, anche se solo sotto l’aspetto filosofico e culturale.
Come sempre, ognuna delle due parti deve solo imparare dall’altra. E Caroline dovrà imparare a lasciarsi un po’ più andare e ad apprezzare le persone per ciò che sono, mentre l’altro Mr. Darcy dovrà imparare a tenere un po’ a freno la spontaneità quando necessario e ad apprezzare il clima (non solo meteorologico) inglese…

da Pride and Prejudice, film di Joe Wright, 2005 – Al centro, Caroline Bingley (Kelly Reilly)

Intorno ai due protagonisti, ritroviamo i nostri amati personaggi di P&P. In particolare, Lizzie e Darcy (Fitzwilliam), che compaiono in pochi ma determinanti momenti e sono perfettamente riconoscibili, fedeli al dettato austeniano (un grande pregio di questo libro!).
I benefici del contatto assiduo con i coniugi Darcy anticipati da Jane Austen nelle ultime battute di Pride and Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio) vengono resi con grande precisione da Mrs. Fairview non solo in Caroline ma anche in Kitty, che appare sempre più matura, arrivando ad essere una voce critica verso l’incorreggibile Lydia, ex compagna di avventure adolescenziali… Giustamente e prevedibilmente, su Mrs Bennet e Louisa Hurst la magia dei Darcys non ha alcun potere: quest’ultima, in particolare, resta fedelissima a se stessa, anzi, addirittura peggiora forse a causa di una vedovanza che le provoca una noia insopportabile…

Il pregio di Mrs Fairview sta proprio nell’abilità di dare corpo al canovaccio tracciato da Jane Austen con la leggerezza e l’ironia del caso regalandoci un divertente ma coerente sequel davvero sui generis.
Decisamente da leggere!


Link Utili:
– Ho letto questo libro in compagnia delle mie care Lizzies (Gabriella e Miss Claire): leggete le loro recensioni su OF&NF!
– Per saperne di più su Monica Fairview, vi invito a leggere la biografia e, soprattutto, la bellissima intervista esclusiva su OF&NF!

Silvia Ogier

Prendi un tè con Jane Austen, partecipa alla conversazione!

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