Archivi categoria: Rassegna Stampa

L’odiato Principe Reggente fu il primo acquirente di Jane Austen

 

Poche settimane fa, un invidiatissimo giovane ricercatore ha fatto un ritrovamento prezioso mentre era al lavoro negli archivi reali del Castello di Windsor: una ricevuta di un libraio londinese datata 28 ottobre 1811 e intestata a nientemeno che Sua Altezza Reale il Principe Reggente, per l’acquisto di alcune novità editoriali tra cui il romanzo di esordio di una scrittrice anonima, “a Lady“, una signora,  dal titolo Sense and Sensibility (Ragione e Sentimento).
In pratica, il Reggente aveva pre-ordinato (come diremmo oggi) il primo romanzo pubblicato da Jane Austen – che, infatti, sarebbe uscito proprio due giorni dopo quell’acquisto eccellente.
Egli non poteva saperlo in quel momento ma la lettura di quel romanzo si sarebbe trasformata in una fervida e duratura ammirazione, a tal punto da indurlo a conservare una copia di tutti i romanzi pubblicati dalla signora in ognuna delle proprie residenze. E da desiderare di incontrarla…

Lo scalpore suscitato dal ritrovamento della ricevuta è inversamente proporzionale alle piccole dimensioni del documento non solo perché qualunque cosa porti il nome di Jane Austen attira immediatamente l’attenzione del pubblico di tutto il mondo ma anche perché dimostra che il futuro re Giorgio IV è stato uno dei primissimi (se non il primo) acquirenti dell’autrice.
Il titolo di Primo Janeite della Storia, tuttavia, non potrebbe essere assegnato alla peggiore persona possibile, almeno per la diretta interessata, poiché Jane lo detestava con amabile convinzione, come dimostrano alcuni giudizi liberamente espressi nelle sue lettere.
Insomma, anche questo postumo twist of fate assume un’ironia sommamente austeniana!

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Jane Austen, l’immortale. Un’intervista su L’Indro.it

Questo è un tè delle cinque in trasferta, offerto lo scorso 12 marzo sulle pagine culturali della testata giornalistica L’Indro.it, dove Ilaria Piovan mi ha gentilmente invitata a fare due chiacchiere sull’eterna modernità di Jane Austen e sul perché le donne e gli uomini di oggi siano sempre più conquistati dall’arte narrativa di questa geniale scrittrice inglese.
Buona lettura!

Vai all’articolo:
Jane Austen, l’immortale

di Ilaria Piovan – L’Indro.it

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Una pronipote di Jane Austen racconta… (da JASIT)

Una pronipote di Jane Austen, Caroline Knight (nella foto) – discendente del fratello Edward Austen, che prese il cognome Knight perché adottato dai ricchi cugini degli Austen, diventando signore di molte proprietà tra cui Godmersham Park, Chawton House

Chawton House

e il vicino Chawton Cottage, amatissima dimora di Jane,

Chawton Cottage, oggi Jane Austen’s House Museum

 

oggi meta di pellegrinaggi di migliaia di Janeites da tutto il mondo – esce allo scoperto e racconta per la prima volta in un’emozionante intervista al quotidiano australiano The Sydney Morning Herald che cosa significa vivere nel ricordo di cotanta Zia.
Ne parla un articolo odierno di JASIT, davvero da non perdere!

Storia di una pronipote di Mara Barbuni, 07/04/2014 jasit.it

Per saperne di più
…su Chawton Cottage e Chawton House, vi ricordo i tè delle cinque dedicati alla casa che Jane Austen amava e dalla quale sono partiti per il mondo tutti i suoi romanzi (ecco perché mi piace chiamarla “l’ombelico del mondo austeniano”): visita a Chawton e al Jane Austen’s House Museum

Lizzy e Darcy tra San Valentino e l’8 marzo (da La Gazzetta del Sud e F)

8 marzo 2013. Se persino il calendario mette insieme l’anno del Bicentenario di Pride and Prejudice con la giornata internazionale dedicata alle donne, la tentazione di cedere alla coincidenza diventa irresistibile per una Austen-dipedente nonché femminista impenitente come me, fieramente allergica agli pseudo festeggiamenti (che ci sarà poi da festeggiare?) che offuscano il vero significato di questo giorno.
Nel mio tradizionale tè del venerdì, anticipato alla colazione del mattino in questo venerdì 8 marzo 2013, dunque, mi concedo il lusso di cedere alla tentazione di parlare di Pride & prejudice e di donne. E di azzardare anch’io accostamenti arditi…
Lo faccio lasciando parlare tre articoli decisamente femminili, apparentemente assai diversi tra loro ma vicinissimi nello spirito.

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Moderna e attuale, Jane tra le rockstar del Rolling Stone Magazine

Non me ne vogliano i grandi quotidiani, le firme blasonate, gli esimi esperti. Nel tripudio di articoli del 28 gennaio scorso, oltre al bellissimo speciale di Speechless n.3, l’articolo che mi è piaciuto di più è questo Duecento anni di… Orgoglio e Pregiudizio di Giulia Caterina Trucano, apparso su Rolling Stone Magazine.
Come ho scritto sulla pagina Facebook di UTCJA, mi è piaciuto ancora di più perché… non me lo aspettavo: trovare Jane Austen sul Rolling Stone Magazine (due elementi che non avrebbero nulla a che spartire, secondo lo stereotipo più granitico sulla signorina dello Hampshire) ha significato vedere confermata, anzi, esaltata la qualità più rappresentativa di questa grande autrice, cioè la sua assoluta modernità, la sua totale estraneità a qualunque compartimento stagno culturale o schema sociale, la sua serena superiorità ai limiti posti dalle categorie del tempo e dello spazio.
(il link all’articolo è in fondo al post)

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