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All’inseguimento dei manoscritti di Jane Austen, in giro per il mondo | Da Due Pollici D’Avorio, Jane Austen Society of Italy (JASIT)

Viaggiare nel mondo di Jane Austen, di nuovo! Sì, ma come? Per il secondo numero della rivista dell’associazione culturale Jane Austen Society of Italy (JASIT) Due Pollici D’Avorio, uscito nel giugno del 2015, ovvero in una stagione che invita a muoversi e inevitabilmente favorisce il pellegrinaggio letterario dei Janeite nei luoghi austeniani, ho pensato a quale altro viaggio appassionante, dopo la storia del cottage di Chawton raccontata nel primo numero in rappresentanza di tutti i luoghi austeniani, potessi proporre per coniugare vita-opere-luoghi senza cadere nella facile (per quanto bellissima) trappola dell’itinerario cinematografico.
Le location dei film e degli sceneggiati sono stupende e visitarle è un ottimo pretesto per ripercorrere le storie austeniane raccontate dagli adattamenti per lo schermo nonché per immergersi nell’atmosfera storica che quei luoghi custodiscono. Si tratta, del resto, di uno dei viaggi che ho promesso a me stessa di compiere appena possibile (ad esempio, posso forse esimermi dal visitare Chatsworth House, la sontuosa dimora del Peak District che pare sia stata il modello di Jane per la sua – e nostra – Pemberley, e come tale utilizzata nel film Orgoglio e Pregiudizio del 2005?)
Ma il mio intento, nello scrivere un nuovo articolo per i Soci di JASIT in quel giugno di qualche anno fa, era restare saldamente dentro Austenland – quella creata da Jane e non dalla nostra interpretazione moderna del suo mondo.
La soluzione era semplicissima e ben visibile agli occhi di chiunque: Austenland è innanzitutto un luogo di parole vergate sulla carta da una penna fine come un cesello.

Lettera di Jane a Cassandra Austen, dic. 1798
Lettera scritta da Jane Austen alla sorella Cassandra, 24-26 dic. 1798

Dunque, perché non compiere il viaggio più smaccatamente austeniano di tutti e partire all’esplorazione di questo mondo di carta ed inchiostro andando a vedere i manoscritti di Jane Austen che ancora oggi sono conservati ai quattro angoli del pianeta?

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Persuasione, William Blake e Gucci. Rielaborazione fashion di Jane Austen, icona pop

Gucci, F-W 2017-18 - Austen, Persuasion

fonti: jemerced, marchetti simone, miss lisa armstrong

Che Jane Austen fosse attenta al proprio aspetto e alle mode del momento, pur con l’assennatezza che il suo carattere ed il poco denaro le imponevano, è un dato di fatto provato dagli innumerevoli, minuziosi accenni a vestiti, stoffe, accessori e scarpe, propri o delle persone intorno a sé, disseminati nelle 161 lettere giunte fino a noi. E proprio la moda nostrana più blasonata e acclamata l’ha assurta a fonte di ispirazione dando vita ad una delle ormai innumerevoli rielaborazioni contemporanee che, una volta di più, la confermano icona pop tra le più prolifiche, originali e amate.
Nel 2017, l’anno del bicentenario dei bicentenari, è accaduto anche questo: esattamente un anno fa, infatti, Jane Austen fece capolino alla Settimana della Moda di Milano come musa discreta e specialissima nonché ambasciatrice di una delle firme più prestigiose e lussuose del Made in Italy, Gucci. Alla sfilata donna-uomo della collezione autunno-inverno 2017-18 presentata nel mese di febbraio, disegnata dall’immaginifico direttore artistico della maison italiana Alessandro Michele, Jane Austen fu una presenza evidente: dapprima nell’insolito, fascinoso invito recapitato da Gucci agli oltre 800 fortunati invitati esclusivi e in seguito, durante la sfilata, in una copia di Persuasion (Persuasione) sotto forma di borsetta portata da modelle e modelli.
E a qualche mese dalla sfilata, rieccola apparire anche in una vera ciliegina sulla torta: un’edizione limitata degli Juvenilia, in una versione tascabilissima, da borsetta, ovviamente come accessorio imprescindibile di una bellissima, esclusiva borsa Gucci.

In questo tè delle cinque, dunque, che sorseggiamo proprio durante le battute finali della Settimana della Moda milanese 2018, vi invito a scoprire un aspetto davvero inatteso delle vivaci afterlives contemporanee di Jane Austen, ovvero le sue rielaborazioni nel mondo della moda, dove nell’anno del Bicentenario dei Bicentenari, il 2017, il suo spirito geniale ha ispirato inedite sovrapposizioni artistico-letterarie a firma Alessandro Michele per Gucci.

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