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Fondatrice di Jane Austen Society of Italy (JASIT)

E’ nata la Jane Austen Society of Italy

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Da quando ho deciso di condividere la mia dipendenza per Jane Austen in questa sala da tè virtuale, ho potuto rendermi conto di quanta fame e sete di informazioni e di condivisione ci sia in giro per il nostro meraviglioso (nonostante tutto..) paese, su questo argomento.
Ho imparato a conoscere tante e tanti Janeite attraverso i loro blog e siti, tutti animati da un entusiasmo pari al mio, ammirando l’espressione più compiuta di questo fermento, il famoso Club Sofà and Carpet di Jane Austen che ogni anno, grazie all’impegno entusiasta di Chiara e delle sue valide collaboratrici, ha il grande merito di raccogliere tanti Janeite in un evento originale, che risponde all’esigenza sempre più sentita di soddisfare la conoscenza di Jane Austen attraverso quella “leggerezza consistente” che lei stessa insegna nei suoi impareggiabili romanzi.
Nel gironzolare per la rete, offrendo e prendendo tè austeniani qua e là, chiacchierando e condividendo, mi sono accorta inoltre che la quantità di materiale ed informazioni in inglese è enorme e non sempre facilmente disponibile, anche per l’ostacolo linguistico. Il che suscita sempre qualche legittimo rammarico per chi non ha dimestichezza con la lingua madre di Jane Austen.
In breve, mi sono accorta che da più parti si sentiva il bisogno anche di “qualcosa” che raccogliesse tutte queste preziose informazioni e le rendesse facilmente disponibili,  in italiano.
Lo stesso pensiero è balenato nella mente di alcune persone con le quali ormai da tempo intreccio  conversazioni e tè delle cinque. Con quattro di esse, abbiamo pensato che fosse venuto il momento di creare questo “raccoglitore”, sul modello delle Jane Austen Societies straniere, ed in particolare di quella britannica, meno giocosa e più versata sul fronte divulgativo e di ricerca.
Per questo, lo scorso 28 gennaio (inevitabilmente, il giorno del Bicentenario di Pride and Prejudice) abbiamo preso coraggio e abbiamo inaugurato la Jane Austen Society of Italy.
Di seguito, potete leggere tutte le informazioni al riguardo.

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Speciale Bicentenario Orgoglio e Pregiudizio su Speechless n.3

Lo scorso 28 gennaio, esattamente una settimana fa, era quasi impossibile seguire l’incessante uscita di articoli dedicati al glorioso compleanno del giorno. Per il Bicentenario della pubblicazione di Pride & Prejudice non c’è stata testata, casa editrice o più semplicemente persona che non abbia in qualche modo voluto omaggiare la geniale scrittrice britannica Jane Austen che 200 anni fa regalò all’umanità uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi.
Da quel tripudio editoriale-giornalistico, comincio oggi ad estrarre qualche gemma.
Non posso che iniziare con Speechless, rivista trimestrale online gratuita che ha dedicato un intero speciale al Bicentenario.

Speechless rappresenta un ottimo esempio di come la rete e la tecnologia possano essere sfruttate al meglio per produrre una rivista di alta qualità senza mobilitare capitali finanziari ma semplicemente esaltando i talenti di tante persone, qua e là per l’Italia, a cominciare da quello della sua ideatrice, Alessandra Zengo.
Ho il grande onore e piacere di conoscere alcune delle persone che vi collaborano ed ogni volta per me è esaltante attendere la pubblicazione di un nuovo numero. Si tratta di quei piccoli geniali miracoli tutti italiani di cui possiamo solo andare fieri.
Nell’ultimo numero appena pubblicato, il 3, a partire da pagina 166 c’è questo imperdibile Speciale Jane Austen – Bicenenario Orgoglio e Pregiudizio 1813-2013 che vi consiglio vivamente.

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La Rivoluzione segreta di Mara Barbuni – Un tè con l’Autrice

I tè speciali mi piacciono molto, soprattutto quando sono legati alle persone a cui mi sento particolarmente affine e con cui condivido la passione per le magie della cara Zia Jane.
Perciò, dopo il tè delle cinque dedicato alla creatività pittorica di Aldina, ecco un tè dedicato alla creatività letteraria di un’altra amica regalatami dalla blogosfera, Mara
Non so se capita anche a voi ma, quando una persona che conosco scrive e pubblica un libro, io mi sento direttamente coinvolta: innanzitutto mi precipito a comperare l’opera come segno tangibile del mio sostegno al suo lavoro e, una volta iniziato il libro, la lettura diventa un’esperienza davvero unica, un misto di partecipazione emotiva e curiosità oggettiva e… orgoglio un po’ infantile di essere tra le persone che possono dire “la conosco!”.  Se poi il libro mi piace molto, vengo presa da un entusiasmo che cerco di far diventare il più possibile contagioso.
Oggi ho intenzione di contagiarvi, quindi, facendo due chiacchiere su questo romanzo, La rivoluzione segreta, un giallo letterario che mi ha catturata fin dalle prime pagine e con tutti gli ingredienti che mi piacciono: un intrigo che affonda le radici nella letteratura e deve essere risolto tra biblioteche, manoscritti, diari ed epistolari, mistero e avventure, riflessioni e intrecci tra Storia, realtà e finzione, il tutto scritto davvero bene, in un italiano forbito ma scorrevolissimo, con una struttura romanzesca solida, personaggi ben caratterizzati, – originale, mai banale o scontato. (E persino qualche riferimento a Jane Austen!)
Nel panorama editoriale odierno, fustigato dalle mode e povero di qualità, questi elementi basterebbero a far gridare al miracolo… e invece Mara ha dovuto autopubblicarsi per poter condividere questa sua avventura letteraria con chiunque ami la buona lettura.
Per scoprire i retroscena e la genesi di questo bel libro, ho tempestato di domande la paziente Autrice e, tra un’e-mail e l’altra, ne è nata questa chiacchierata, alla quale vi invito nella speranza di suscitare ancora di più la vostra curiosità di avidi Lettori e Lettrici.
Ma prima di iniziare con le mie elucubrazioni in forma di domanda, ecco la sinossi raccontata proprio da Mara e che prendo a prestito dal suo stesso blog:

Ho voluto raccontare la storia di una scrittrice dimenticata vissuta tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, in un’epoca di forti tensioni sociali, di risveglio della coscienza femminile e di una significativa esplosione della letteratura delle donne. Il libro è articolato su due piani temporali, quello del presente, in cui una giornalista e uno studioso di letteratura attraversano l’Inghilterra alla ricerca di indizi per la decifrazione di un antico manoscritto, e quello del passato, cui dà voce il diario segreto di una poetessa inguistamente scomparsa dalle cronache. Tra biblioteche opulente, archivi preziosi, pagine ingiallite, lettere nascoste e oscuri misteri, sullo sfondo della campagna britannica imbevuta dei colori dell’autunno, i due protagonisti inseguono la soluzione di un enigma che restituirà al mondo la storia di una rivoluzione segreta ispirata ad un intenso, insopprimibile ideale di libertà.

Diamo il benvenuto a Mara, dunque!

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