Lo confesso pubblicamente: nella mia carrellata dei Wickham dello schermo di qualche settimana fa, non avevo proprio considerato “questo” Wickham. Ma il bello di una sala da tè virtuale e molto austeniana è che ci si scambiano chiacchiere, opinioni e informazioni esattamente come ci si versa vicendevolmente una tazza di tè o ci si passa i dolcetti e lo zucchero.
(E’ esattamente per questo che nel dicembre del 2010 mi sono decisa ad aprirla, uscendo dal mio tristissimo quanto involontario ed inconsapevole isolamento…)
Ma andiamo con ordine. Ricapitolerò la puntata precedente, per chi non fosse stato presente.
Dopo il mio grido lamentoso dello scorso 13 giugno, Cercasi Wickham disperatamente, ci siamo tutte rammaricate di una sorta di incapacità dei realizzatori di adattamenti per lo schermo di trovare la faccia giusta per questo personaggio così ambiguo, vero farabutto dalla faccia d’angelo e le maniere di un gentiluomo, profittatore e manipolatore di uomini e donne, vecchi e bambini, che riesce a far cadere nella rete persino quella campionessa di perspicacia che è la nostra Lizzy Bennet (ma non la sua implacabile amica, Charlotte…) – salvo poi cadere su alcune ingenuità che lo fanno apparire come uno sciocco sprovveduto, sì, ma solo dopo le rivelazioni del caso.
(Devo ammetterlo, Zia Jane era riuscita a convincere anche me, la prima volta che lessi il libro – e pensare che avevo già visto il film del 1940…)
Tra un tè ed un biscotto, un commento di Elisa (alias October) mi ha giustamente ricordato una grave dimenticanza (di cui mi vergognerò da qui all’eternità). Perché non ci ho pensato? Oggi, faccio ammenda e mi rinfresco la memoria condividendo questa scoperta con voi.
George Wickham trovato! Si chiama Daniel Cle(a)ver
17 Repliche