Archivi tag: luoghi austeniani

Jane Austen's House Museum, Chawton, Hampshire, UK

Una visita a casa di Zia Jane, a Chawton (1)

Immaginatevi immersi nella campagna inglese più tipicamente verdeggiante, costellata di cottage di ogni dimensione ma tutti ugualmente invidiabili, e da vari quadrupedi al pascolo, sferzata dal vento e bagnata dalla pioggia e dal sole intermittenti.
Sotto i vostri piedi, la strada scorre tranquillamente immersa in questo quadro quasi irreale. Se non fosse per le auto, e per un breve tratto che deve essere attraversato sfidandole apertamente, potreste davvero pensare di essere stati catapultati in un momento qualsiasi tra il 1809 ed il 1817.
Da Alton, la cittadina principale da cui siamo partiti, a Chawton basta poco più di mezz’ora di cammino (massimo 40 minuti, se ve la prendete comoda e vi godete il tragitto). E alla fine, potete scommetterci, la vostra passeggiata, pur sotto qualche goccia di pioggia, sarà ampiamente ripagata.
Andare a far visita alla cara Zia Jane è sempre una festa. Soprattutto quando accade per la prima volta!…
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L’ombelico del mondo austeniano: Chawton

Ah, Chawton..
Nemmeno la canonica di Steventon, se esistesse ancora, eserciterebbe lo stesso fascino su di me. E sì che a Steventon Jane è nata e cresciuta e lì è vissuta anche tutta la sua numerosa e articolata famiglia…
No, solo Chawton, dove Jane visse gli ultimi 8 anni della sua breve ma intensa vita, è per me l’ombelico del mondo austeniano perché è il luogo in cui l’energia creativa di Jane, dopo anni di elaborazione, crescita, sconfitte e blocchi, trovò la scintilla che la accese.
Tutta la sua opera canonica così come la conosciamo prende forma lì, sia i romanzi già scritti – che vengono revisionati e preparati per la pubblicazione – ma anche quelli che forse già si agitavano più o meno nebulosi nella sua mente…
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Pemberley, proiezione dell’animo di Darcy

In Pride and Prejudice/Orgoglio e Pregiudizio c’è una lunga scena di descrizione di luogo – una delle rarissime di questo genere e, proprio per questo, di grande significato – che Jane Austen scrive, inutile dirlo, in modo mirabile, quasi come se, pur senza avere la più pallida idea di che cosa sarebbe stato un film, l’abbia sceneggiata ad arte per il grande schermo.

Siamo al capitolo 43 – che non a caso è il cap. 1 del volume 3 nella prima edizione in tre volumi, proprio a sottolineare l’importanza del momento, che segna l’inizio di un nuovo percorso.

Elizabeth, accompagnata dagli zii Gardiner, mette piede nella proprietà di Darcy, la mitica Pemberley, e noi seguiamo in presa diretta il suo inoltrarsi in quel luogo, mentre cammina per i sentieri, ammira il paesaggio, si sofferma sull’enorme ed elegante edificio, vi entra, penetrando così in quella che è la casa dell’uomo che ha appena incominciato a conoscere veramente, al di là delle sovrastrutture che fino ad ora ne hanno alterato la giusta percezione.

Percorrere i sentieri ed i corridoi di Pemberley, per Lizzy equivale ad immergersi nella realtà di Darcy, esplorarla, elaborarne le suggestioni, acquisire una profonda e completa conoscenza di colui che ne è il proprietario e abitante.
…perché Pemberley è Darcy.
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