Questo è il romanzo gotico che la famiglia Austen, come tutti i suoi contemporanei, non mancò di leggere quando venne pubblicato, divertendosi assai grazie ad uno sguardo sempre disincantato su questo mondo fantasmagorico e paranormale, decisamente sopra le righe.
La giovanissima Jane, a soli 17 anni, già dotata di notevole spirito di osservazione e , cominciò a scriverne addirittura la parodia: il delizioso, ironico, divertente e solare Northanger Abbey (L’Abbazia di Northanger) nasce così, dall’ombroso, soffocante, rutilante e melodrammatico Udolpho.
Per chi ama Jane Austen, è impossibile resistere alla tentazione di leggerlo.
La sua importanza nella letteratura e, più ampiamente, nella cultura e società dell’epoca è fondamentale. Questo è il romanzo che potremmo definire il “manuale” del romanzo gotico. Fin dalla sua pubblicazione nel 1794, conobbe un grandissimo successo ed è ancora oggi considerato il capolavoro della sua autrice, quella Mrs Ann Radcliffe che nella propria vita non conobbe mai avventura alcuna ma che riuscì, donna scrittrice in un mondo ferocemente maschile, ad ottenere il pieno riconoscimento del mondo letterario.
Il romanzo gotico era nato alcuni decenni prima, nel 1764, con The Castle of Otranto (Il castello d’Otranto) di Horace Walpole ma è con Ann Radcliffe che conosce la sua consacrazione a genere letterario, dando vita a sua volta a tanti generi affini fortunatissimi ancora oggi (ad esempio, l’horror).
In questo tè delle cinque, ci addentriamo in profondità in questo romanzo capostipite del genere gotico che tanta influenza ebbe su una giovanissima avida lettrice nonché aspirante scrittrice come Jane. Preparatevi – con molte tazze di tè confortante – ad una passeggiata nei sotterranei più oscuri e sulle torri più alte, a viaggi rocamboleschi ed incontri inquietanti, ad avventure colpi di scena al seguito dell’eroina di questa storia.