Lizzy a fumetti sembra.. Wonder Woman

 

P-2526P_marvel_cover4Due puntate sulla mia esperienza di lettura dei fumetti che la famosa Marvel Comics sta dedicando alle opere di Jane Austen. Prima puntata: Pride and Prejudice.
(NB:  le immagini di questo post sono tratte dal sito della Marvel o di Comic Book Resources)

(NB 2: nel 2013, questo fumetto è stato pubblicato in edizione italiana da Panini Leggi)

Quando, tempo fa, scoprii che Marvel aveva pubblicato nel 2009 il fumetto di Pride and Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio) in cinque numeri, poi raccolti in un unico volume, ho subito pensato che, indipendentemente dalla sua qualità, una brava Austen-dipendente votata al collezionismo (finanze permettendo…) quale io sono avrebbe dovuto prima o poi appropriarsene.
Quando poco dopo scoprii che nel 2010 era stato pubblicato in modo analogo anche Sense and Sensibility (Ragione e Sentimento) e che in questo 2011 è in fase di pubblicazione persino Emma, non ho avuto dubbi: se la Marvel si sta cimentando con le opere di zia Jane, le devo avere! Ed ho comprato i due volumi completi già disponibili, facilmente reperibili su Amazon.it, per di più a prezzo accessibile.

Premessa doverosa: non mi intendo di questa arte figurativa, per quanto la ammiri e ne riconosca il valore. Perciò, quelle che troverete di seguito sono le mie impressioni di ammiratrice di Jane Austen del tutto profana di fumetti. Attendo perciò con grande curiosità il parere esperto di alcune amiche Janeite nonché blogger, intenditrici e/o appassionate di arti figurative e/o fumetti, che hanno acquistato (o stanno per acquistare) questi volumi.

Come nasce questa operazione? Nancy Butler è l’autrice del testo, un adattamento del romanzo alle esigenze di questo mezzo di espressione. Americana, appassionata anglofila ed austeniana, ha scritto dodici romanzi ambientati in epoca Regency che le hanno guadagnato una serie di riconoscimenti.
Chiacchierando con un redattore della Marvel (Ralph Macchio), un giorno si lamenta del fatto che tutta la produzione fumettistica sembra essere pensata più per il pubblico maschile che per quello femminile. Certo, anche le ragazze (persino quelle più cresciute…) possono appassionarsi ai supereroi ma senza alcuna possibilità di identificazione, tanto meno con certe eroine disegnate per soddisfare soltanto la sensibilità maschile.
Marvel aveva appena iniziato la serie dei classici a fumetti: l’associazione di idee con Pride and Prejudice di Jane Austen, forte di due secoli di imperituro entusiasmo, diventa lampante ed i due si imbarcano in questa avventura.

Originariamente pubblicato in 5 numeri mensili a partire dal 1° aprile 2009, poi raccolti in un unico volume (con la copertina del primo numero) pubblicato il 14 ottobre dello stesso anno, Pride and Prejudice a fumetti ha riscosso un grande successo negli Stati Uniti.

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La copertina è molto accattivante. Per quanto essenziale e modernizzata, la Lizzy che mi accoglie con compostezza è un gioiellino Regency. A farle da cornice, titoli che sintetizzano abilmente la vicenda austeniana ma alla maniera fumettistica e facendo un po’ il verso alle riviste cosiddette femminili. Una copertina piacevolmente piena di promesse!… Senza indugio, apro il libro e scopro la prima pagina.

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Dov’è finita la Lizzy di copertina? E con lei il tratto gentile che la caratterizzava? Mi sembra di essere finita in un episodio di un supereroe… o addirittura di vampiri e zombie. I tratti sono improvvisamente diventati pesanti, sembra un fotoromanzo ritoccato con i colori…

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anzi, sembra riportare sulla pagina i fotogrammi dei film, come quello del 2005 (al quale evidentemente si ispira),

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e forse, la sensibilità mediterranea del disegnatore, lo spagnolo Hugo Petrus, è responsabile di queste espressioni, così esasperate, quasi da telenovela sudamericana, o film di cassetta hollywoodiano, inadatte a personaggi inglesi dell’epoca Regency, soprattutto se creati dal cesello sottile di Jane Austen.

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Ogni numero è uscito con una copertina diversa, tutte riportate in fondo al volume completo. Alcune sono disegnate da Sonny Liew (1, 4 e 5), altre da Dennis Calero (2 e 3).

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Inutile dire che ne sono rimasta un po’ delusa (su Anobii gli ho dato tre stelle soltanto). E tutta la delusione viene dai disegni di Hugo Petrus mentre il testo di Nancy Butler e le copertine di Sonny Liew mi sono piaciuti.
Solo per citare alcuni difetti: il Col. Fitzwilliam è stato assai invecchiato e reso più rozzo fino al punto da farlo sembrare un vecchio oste di campagna; Mrs Bennet, ugualmente invecchiata, ha più l’aria di una tenutaria di casa chiusa (scusate la brutalità del linguaggio…); Lydia è un po’ troppo volgare anche per i suoi stessi parametri; gli zii Gardiner sono delle caricature, lontani anni luce dai personaggi positivi che conquistano l’immediata simpatia di Darcy…

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Il testo è ovviamente sforbiciato ed adattato, presenta qualche americanismo fuori luogo (l’autrice non può non sapere che Jane Austen non poteva scrivere fall invece di autumn!) ma nel complesso riesce nell’impresa ardua di condensare dialoghi, lettere, descrizioni mantenendo coerenza narrativa. In definitiva, è rispettoso anche se, forse a causa di disegni così melodrammatici, manca del tutto l’ironia originale.

In complesso: complimenti a Mrs Butler ma è un vero peccato che il suo lavoro sia stato vanificato dalla mano pesantissima di Hugo Petrus.
In conclusione, non è l’opera originale che mi aspettavo ma è comunque una curiosità che può figurare bene nella mia collezione austeniana.
Ma ciò che importa di più è ben altro: se, come mi permetto di credere, il fumetto è riuscito a suscitare (anche a lungo termine) la voglia di leggere il romanzo da cui è tratto, non posso che ringraziare la Marvel di avere avuto questa idea e dimenticare la piccola delusione patita.

La prossima settimana: Sense and Sensibility!

– Scheda del libro
Pride and Prejudice 
by Jane AustenNancy Butler (testo), Hugo Petrus (disegni), Sonny Liew e Dennis Calero (copertine)
ed. Marvel Comics, 01/10/2009
ISBN: 9780785139157 (volume unico, rilegato)
Al momento, il fumetto è disponibile solo nell’originale inglese.
(NB: nel 2013, Panini ha pubblicato l’edizione italiana Leggi)
anteprima di alcune pagine del numero 2
anteprima di alcune pagine del numero 3
anteprima di alcune pagine del numero 5 

Silvia Ogier

17 pensieri su “Lizzy a fumetti sembra.. Wonder Woman

  1. รเ๓๏ภค

    Mettiti l’animo in pace, nessuna idea seppur originale riuscirà mai a tenere testa al libro! 😀
    E’ un’impresa troppo ardua^^
    Oltretutto si sa’ che in questi casi viene sfruttata la popolarità per un giro economico mirato al guadagno.

    Dici bene che la cosa più importante è invogliare con questi nuovi prodotti a leggere i libri originali della Austen: unici e irripetibili.

    Bacione

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  2. cri-val

    Nooooo che delusione!!!
    Io sono un grande appassionata di shojo manga…ne leggo a valanghe…quindi puoi immaginare la mia gioia all’inizio del tuo post.
    “Lizzy a fumetti??? Non ci posso credere!!” Questo è stato il mio primo pensiero… e si stava trasformando in una telefonata al mio fumettista di fiducia per prenotare i volumetti…..
    Ma quando ho visto i disegni mi sono spaventata a morte! Mancano di classe, i tratti sono troppo marcati e i colori trooooppo accesi!!!!
    Io ammiro la Marvel per i lavori eccellenti che ha alla spalle, per la serietà che dimostra e per le varie iniziative che intraprende (come questa), ma stavolta doveva affidare questo compito a qualcuno più preparato!! Peccato, poteva venir fuori un altro capolavoro!!!

    Ciaooo e buon fine settimana
    Cri

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  3. Aldina

    mia delizia eccomi a te in questo sabato mi sei da balsamo …. sono una fumettara, mio mito Corto Maltese e son anche disegnatora … il disegnatore non deve aver letto la zia, e nemmeno un altro libro classico dell’800 inglese, non c’è altra spiegazione no dico le Bennet sembrano 5 ……. e non riesco nemmeno a scrivelo per rispetto; Mrs Bennet per quanto non giovane avrà avuto la nostra età ecchecavolo!!
    un bacio mia cara
    Aldina

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  4. Silvia

    I disegni non sono dei migliori, effettivamente; la Marvel ci ha abituati a tanti supereroi palestrati e a tante femme fatale… quindi già dall’inizio si sapeva che non sarebbe stato uno stile adatto ai personaggi austeniani, di certo molto più garbati e delicati rispetto ai sopracitati eroi! Quando l’ho comprato mi sono accorta subito dei difetti dei disegni, ma tutto sommato va riconosciuto il fatto che noi compriamo questo fumetto per puro collezionismo, da brave Janeites! Come possiamo resistere?

    😉

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  5. sylvia-66

    @RosaC: sì, vale comunque la pena averlo come curiosità.
    @Simona: il mio animo finge di essere in pace, spera sempre che ci sia qualche guizzo geniale nei vari adattamenti… qualche rara volta capita, molte altre decisamente no! Sottoscrivo quanto dici!
    @Cri: ahimé, penso che per un’appassionata ed esperta di fumetti come te (e come @Silvia) sia ancora più evidente l’incongruenza tra il testo originale e la resa grafica. Come diceva Simona qui sopra, ci dobbiamo rassegnare!
    @Aldina: che spasso le tue parole! Il disegnatore ignora di certo l’esistenza di zia Jane (perdonalo, zietta) e davvero quelle povere sorelle Bennet sembrano… ciò che sembrano…, tant’è che in Mrs Bennet (mi associo alla tua vibrante protesta sulla sua età) ho visto subito… la loro “amministratrice”… E finisco qui, rischio di essere volgare!
    @Silvia: siamo vittime del tutto consapevoli dei biechi uffici marketing delle case editrici!!!

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  6. Francesca D.

    Caspita, le copertine sono un amore, i disegni all’interno…beh, non mi piacciono affatto! Però, come dici tu, potrebbero portare nuovi lettori alla zia Jane, quindi ben venga anche il fumetto^^ Baci!

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  7. sylvia-66

    @FrancescaD: che bello rivederti! Grazie per essere passata per questo tè, è un vero piacere.
    @Cri: ma grazie! Vengo subito dalle tue parti…

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  8. Eri

    noooo non posso crederci… no no no… mi dispiace, non mi piace e non approvo… l’idea del fumetto poteva essere buona, per attirare nuove lettrici, ma così è volgare… scusatemi tanto!

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  9. Clau nel garage

    amo molto i fumetti, ma non sono una fanatica della Marvel… anche dal punto di vista del tratto non mi hanno mai conquistata, e guardando le immagini di questo fumetto mi pare che la Marvel non si sia discostata molto dal suo marchio di fabbrica.

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  10. Miss Claire

    My Dearest,
    attendevo la tua recensione a riguardo, pur avendo già scambiato un breve parere sull’aspetto figurativo.
    Che dire, devo ancora leggerlo, anche se l’ho scorso molto velocemente…la cover è indubbiamente deliziosa, sia per la morbidezza dei tratti (già insolita per un prodotto Marvel) sia per l’armonia dei colori, però quale improvvisa caduta all’apertura della prima pagina! La definizione che mi si è palesata alla mente è astuto inganno!
    Non mi sento di criticare nessuno dei disegnatori in questione, poiché, dopo anni di esperienza personale nel mondo del fumetto, posso semplicemente dire che non ho mai amato lo stile americano, in quanto Marvel, con qualche rara eccezione…dunque, il mio parere sarebbe poco obiettivo.
    Ciononostante, mia cara, comprendo lo choc e la delusione (anche se non comprendo perfettamente le tre stelline! XD), fossi stata nei piedi della Butler, sinceramente, mi sarei rivolta ad altri stili di fumetto, europeo o persino giapponese, comunque, ad illustratori dal tratto morbido e adatto ad evocare le atmosfere regency austeniane.
    Attendo la tua prossima review su S&S!

    Ottima analisi, come sempre, grazie My Dearest!

    P.S. Notizia ANSA: Ho pubblicato finalmente il topic conclusivo del GdL su Old Friends and New Fancies!
    XD

    ecco qua:
    http://lacollezionistadidettagli.blogspot.com/2011/05/old-friends-and-new-fancies-by-sybil.html

    Meglio tardi che… :*

    Rispondi
  11. sylvia-66

    Prendo spunto dal dubbio espresso dalla mia carissima @MissClaire per integrare meglio il post.
    Sì, forse non è chiara la motivazione di quelle tre stelline a fronte della mia dichiarata delusione.
    Ecco la spiegazione doverosa:

    Nonostante non apprezzi affatto la parte grafica, con 3 stelle ho voluto premiare innanzitutto l’idea di tradurre i romanzi di JA in fumetti (e alle conseguenze che spero possano avere: invogliare a leggere lìgli originali) nonché l’autrice del testo, che credo abbia fatto un buon lavoro.

    Rispondi
  12. Gabriella

    Carissima Sylvia, mi hai fatta letteralmente sbellicare con le tue impressions sull’aspetto dei personaggi.
    Sicuramente il disegnatore non sapeva che Mrs Bennet, oltre ad essere poco più che quarantenne (ed invece da come l’ha disegnata sembra una sessantenne sciatta), era anche molto carina, almeno a detta di suo marito.
    Nella copertina di Dennis Calero, la n°2, invece, Darcy mi sembra un misto tra Alan Rickman e Ciaran Hinds, anzi, più il Captain Wentworth che il Colonel Brandon…

    Rispondi
  13. sylvia-66

    Benvenuta @Gabriella! Almeno questi disegni ci fanno fare qualche risatina… Di certo il disegnatore non ha letto P&P (come ha ben sottolineato @Aldina).
    Ci possiamo consolare solo con i disegni postati da @Silvia, che fanno venire una voglia pazza di leggere l’intero P&P versione manga!

    Rispondi
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