Jane Austen la sovversiva, tra il Messaggero e Radio Tre

Dalla rassegna stampa del Bicentenario di Pride & Prejudice del 28 gennaio, per l’evening tea di oggi ripesco due contributi che sottolineano come la modernità di Jane Austen possa essere addirittura sovversiva.
A sostenerlo – come già lo scorso anno in un articolo del Sole 24 Ore – è uno dei massimi studiosi di Jane Austen in Italia, Roberto Bertinetti, docente di Letteratura Inglese a Trieste.
(a dire il vero, tutti noi Janeite siamo ben coscienti di questo potere sovversivo che scorre tra le righe dei suoi romanzi con la stessa gentilezza allegra ma inesorabile di un ruscello sotto un ponte ombreggiato… Basta leggere certe affermazioni di Elizabeth Bennet!)
L’articolo da lui scritto, Jane Austen la sovversiva, è apparso sul Messaggero.
Quello stesso giorno, Roberto Bertinetti è intervenuto in diretta insieme a Pietro Citati in una famosa e bella trasmissione radiofonica su Rai Radio Tre, Fahrenheit, dedicata al Bicentenario.
(i link agli articoli sono in fondo al post)

E’ sempre molto piacevole ascoltare voci maschili raccontare la genialità e la portata (inconsapevolmente) femminista di Jane Austen perché è la migliore risposta a tutti coloro che, senza conoscerla, la accusano di essere una versione antiquata di romanzo rosa, persino anti-femminista.
La conversazione si occupa anche dei tanti “figli” di O&P, come Morte a Pemberley di P.D.James, Old Friends & New Fancies (il primo sequel della storia e apripista dei derivati austeniani) nonché dei famigerati Zombie.

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Per leggere l’articolo
☞ l’articolo Jane Austen la sovversiva, di Roberto Bertinetti sul Messaggero
In apertura, c’è un evidente refuso. La famosa e maldestra lettera accompagnatoria del manoscritto di First Impressions (la prima stesura di Pride & Prejudice) fu inviata all’editore Cadell dal Reverendo George Austen, padre di Jane, e non da Henry, fratello di Jane, come indicato nell’articolo.
☞ dall’archivio di UTCJA, l’articolo del 3 luglio 2011, Jane Austen, rosa sovversivo, di Roberto Bertinetti sul Sole 24 Ore

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Per ascoltare il servizio
il servizio di Fahrenheit dedicato al Bicentenario di O&P su Rai Radio Tre
Anche qui, nell’occhiello che presenta il servizio sulla pagina, c’è qualche piccolo refuso. A parte un errore grammaticale, è bene ricordare che sul frontespizio del romanzo, pubblicato anonimamente, compariva la scritta “By the Author of Sense and Sensibility” – sul frontespizio del quale compariva, appunto, la dicitura “By a lady“.

Silvia Ogier

11 pensieri su “Jane Austen la sovversiva, tra il Messaggero e Radio Tre

  1. romina angelici

    Quel Giorno si sono scatenati tutti! Ho fatto proprio male a non comprare i giornali. Per fortuna ci sei tu.
    Conoscevo Bertinetti e in realtà il suo articolo non dice nulla di nuovo per noi ma la sensazione di piacere è sempre quella di ritrovarsi a parlare di una cara amica e sentire di condividere con qualcuno (con moltissimi!) l’altissima opinione di lei.
    …sovversiva era anche la scelta del romanzo “rosa” grazie al quale criticare le regole e i costumi dell’epoca, prima fra tutti che lieto fine dovesse per forza coincidere con matrimonio.

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    1. Sylvia-66

      Sì, credo che mai come ora il famoso detto “l’importante è che se ne parli” abbia un qualche senso, condizionato al fatto che ci sia almeno la precisione dell’informazione (e non sempre questo accade).
      Questi articoli sono sempre delle ottime occasioni di riflessione e conoscenza.

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  2. romina angelici

    Di Bertinetti ho letto “Ritratti di signore” dove si analizzano proprio le protagoniste femminili dei sei romanzi e che cosa l’autrice abbia voluto criticare con loro: l’ipocrisia, il maschilismo della società, il valore poco romantico del matrimonio, l’interesse.

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  3. romina angelici

    Infine (poi vado che è tardi!!!) ho trovato citato un vecchio articolo di Pietro Citati che si intitola (pensa un po’): “L’occhio di Jane sulla tazza di tè” in Corriere della sera del 23 agosto 1983: perfetto per questo salotto mi pare?! ovviamente non sono riuscita a consultarlo anche perché l’archivio storico del Corriere arriva fino al 1992.

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  4. Anna68

    Anch’io di Bertinetti ho letto “Ritratti di signore” anche se devo dire che ho preferito il saggio di Patricia Nerozzi, un po’ datato, ma una vera chicca per tutti i cultori della cara Zia Jane. Credo di avere un vecchissimo articolo di Repubblica, se riesco lo recupero e lo posto…. buona giornata a tutti !

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    1. Giuseppe Ierolli

      Per avere un’idea del libro si può scaricare l’estratto. Per chi non ha il Kindle si può comunque scaricare l’applicazione gratuita per PC (esiste anche la versione per windows 8) e poi leggere l’estratto sul PC.

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  5. Sophie

    Grazie Sylvia per le informazioni.
    Sarei curiosa di leggere l’articolo di Pietro Citati: il titolo è proprio invogliante! Credo di aver capito però che è difficile reperirlo…peccato!

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