Come rendere giustizia a Jane Austen… con un audiolibro!

Mentre spulciavo il sito della casa editrice Naxos per capire com’era stata realizzata la straordinaria raccolta austeniana edita nel 2009 (per tutti i dettagli: link in fondo al post), sono incappata in un bellissimo articolo che fin dal titolo, A sense of Pride: how to do justice to Jane Austen, ha solleticato il mio senso di giustizia verso un’autrice ancora troppo superficialmente incompresa e sempre troppo biecamente sfruttata.
Ma mi ha anche fatto capire perché trovi così piacevole l’ascolto di un audiolibro, che va ben al di là del suo carattere propedeutico all’apprendimento della lingua inglese.Non a caso, proprio nei paesi anglosassoni questo tipo di lettura è sempre stata molto praticata, non solo da chi la offre, cioè attori e case editrici, ma anche da chi la utilizza, cioè i lettori. In Italia sta cominciando a prendere piede negli ultimi tempi.
Che cosa dice l’articolo?
L’ennesima trasposizione filmica o televisiva dei romanzi di Jane Austen o l’ennesimo romanzo derivato ci interessano perché ogni volta speriamo di vedere/leggere una versione che soddisfi la nostra visione della sua opera; e, a loro volta, i realizzatori desiderano esprimere la propria interpretazione.
Un audiolibro è forse diverso? Se sì, in che modo?

Ecco un brano illuminante dell’articolo:

In questo mezzo espressivo, non vedete gli attori eppure ci sono. E stanno recitando, non semplicemente leggendo – il che fa un’enorme differenza. Sia gli attori sia i produttori lavorano alacremente per portare un’opera alle vostre orecchie, per darvi una registrazione audio piena di vita e di personaggi indimenticabili. Essi vogliono rendere giustizia alla vostra storia preferita.
(la traduzione dall’inglese è mia)

In queste poche parole secondo me c’è tutto il senso di un audiolibro: dare vita alle parole di un autore ma senza farle diventare qualcos’altro; semmai lasciandole esattamente così come sono, semplicemente dando loro un’altra dimensione.

Il manoscritto di Persuasion

Il manoscritto di Persuasion

Meglio: un audiolibro concilia perfettamente fedeltà e interpretazione perché amplifica la capacità evocativa della parola scritta.
I Janeite sono particolarmente sensibili a queste due qualità quando c’è di mezzo la loro beniamina.
Lo ha scoperto anche Naxos, quando ha pubblicato le opere di Jane Austen in versione ridotta: “real Jane Austen fans want every word!” (gli ammiratori di Jane Austen vogliono ogni singola parola!) – scoperta che ha portato la casa editrice a regalarci la bellissima edizione integrale e completa.Questa è la stessa strada che ha appena iniziato a percorrere anche Emons Audiolibri in Italia.

Per la gioia di tutti gli ammiratori di Jane Austen che non hanno dimestichezza con la sua lingua madre, questa casa editrice nel novembre 2009 ha pubblicato Orgoglio e Pregiudizio letto, anzi, interpretato magistralmente da Paola Cortellesi. (per tutti i dettagli: link in fondo al post)

Credo che un audiolibro sia particolarmente azzeccato nel caso delle opere austeniane.
All’epoca di Jane, era abitudine consolidata leggere ad alta voce, non solo la sera, dopo cena, poiché ogni occasione era buona per farlo – come ci insegnano gli stessi romanzi austeniani (impossibile dimenticare i commenti di Marianne a proposito dei diversi modi di leggere di Willoughby o di Edward Ferrars!).

Sense and Sensibility di Ang Lee, 1995

Il Colonnello Brandon (Alan Rickman) legge per una convalescente Marianne (Kate Winslet) nel film Sense and Sensibility di Ang Lee, 1995

In casa Austen, ad essere letti non erano solo i libri pubblicati ma anche gli scritti di Jane, spesso concepiti proprio per intrattenere i familiari (basti pensare alle sue opere giovanili). Questa abitudine di vita si riflette nel modo in cui Jane crea le sue opere.
Avete mai notato come la sua prosa sia scorrevole e particolarmente fonogenica?
Vi siete mai trovati a leggere ad alta voce brani interi dei suoi romanzi e a godere di ogni singola parola come se foste a teatro, o al cinema o addirittura immersi nella scena raccontata, come se il romanzo avesse preso forma tutto intorno a voi?…
E’ il riverbero della drawing room di casa Austen!

Il Club di Jane Austen, 2007

Un’altra lettura ad alta voce romantica: Dean legge Persuasion per sua moglie Prudie nel film Il Club di Jane Austen, 2007

In chiusura, permettetemi di aggiungere una nota molto più pratica e meno poetica.
Un audiolibro è anche un ottimo modo per illuminare di piacere i momenti in cui siamo impegnati in attività poco cerebrali e persino un po’ fastidiose, che ci danno l’impressione di sprecare tempo ed energie: guidare l’auto nel traffico, camminare verso la fermata dell’autobus, stirare, preparare la cena, spolverare e riordinare…
Consiglio vivamente a chiunque si trovi in queste situazioni a sostituire l’eventuale musica preferita del proprio lettore mp3 con le parole di Zia Jane!
Un ingorgo in tangenziale assume un’altra dimensione se stiamo seguendo Elizabeth mentre va alla scoperta di Pemberley e dell’animo di Darcy…

Link Utili:
– l’articolo A sense of Pride: how to do justice to Jane Austen (in inglese)
– Se Paola dà voce a Elizabeth, il tè delle cinque dedicato all’audiolibro Orgoglio e Pregiudizio letto da Paola Cortellesi, edito da Emons Audiolibri + Anteprima: Ragione e Sentimento letto da paola Cortellesi per Emons Audiolibri  con intervista Flavia Gentili,  direttrice di produzione Emons, e dietro le quinte
– I romanzi di Jane Austen come non li avete mai sentiti, il tè delle cinque dedicato alla raccolta di tutti i romanzi austeniani in formato audiolibro edita da Naxos Audiobooks
– il sito di Emons Audiolibri
– il sito di Naxos Audiobooks

Silvia Ogier

Un pensiero su “Come rendere giustizia a Jane Austen… con un audiolibro!

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