L’ombelico del mondo austeniano: Chawton

Ah, Chawton..
Nemmeno la canonica di Steventon, se esistesse ancora, eserciterebbe lo stesso fascino su di me. E sì che a Steventon Jane è nata e cresciuta e lì è vissuta anche tutta la sua numerosa e articolata famiglia…
No, solo Chawton, dove Jane visse gli ultimi 8 anni della sua breve ma intensa vita, è per me l’ombelico del mondo austeniano perché è il luogo in cui l’energia creativa di Jane, dopo anni di elaborazione, crescita, sconfitte e blocchi, trovò la scintilla che la accese.
Tutta la sua opera canonica così come la conosciamo prende forma lì, sia i romanzi già scritti – che vengono revisionati e preparati per la pubblicazione – ma anche quelli che forse già si agitavano più o meno nebulosi nella sua mente…

Jane vi si trasferisce il 7 luglio del 1809, con la madre e con la sorella Cassandra.
Dalla morte del padre, il Reverendo George, avvenuta il 21 gennaio 1805, a Bath, le tre donne che dispongono di una rendita non certo esigua ma nemmeno ricca, a cui del resto partecipano tutti i fratelli (in totale 450 sterline all’anno), per risparmiare incominciano a peregrinare da una casa all’altra, dapprima restando a Bath, e poi sempre più spesso ospiti nelle dimore dei fratelli.

Edward Austen, il fratello terzogenito, come era usuale all’epoca, era stato adottato dai ricchi coniugi Knight, lontani parenti privi di figli che ne avevano fatto l’unico fortunato erede. Verso la fine del 1808, Edward resta vedovo e poco dopo offre alla madre ed alle due sorelle il cottage di Chawton, una delle sue proprietà in quell’area (insieme alla dimora padronale, Chawton House). L’offerta viene accettata con entusiasmo.

Fanny Knight, Jane e Cassandra Austen (da Miss Austen Regrets, BBC, 2008)

Per le tre Austen, si tratta di tornare nell’amatissimo Hampshire, il loro luogo d’origine, trovare una sistemazione abbordabile, definitiva e piacevole, uscendo per sempre da un tunnel nel quale persino la prodigiosa creatività di Jane si era spenta (l’abbandono di The Watsons, iniziato nel 1804, avviene proprio nel corso di questi quattro difficili anni).

Il tavolino nella casa di Chawton, sul quale Jane era solita scrivere

Che Jane si trovi perfettamente a suo agio e stia rinascendo è provato dai famosi versi che scrive al fratello Francis il 26 luglio, appena venti giorni dopo l’arrivo a Chawton:

As for ourselves we’re very well;
As unaffected prose will tell. –
Cassandra’s pen will paint our state,
The many comforts that await
Our Chawton home, how much we find
Already in it, to our mind;
And how convinced, that when complete
It will all other Houses beat
That ever have been made or mended,
With rooms concise, or rooms distended.
You’ll find us very snug next year, […]
[IT] Quanto a noi stiamo molto bene;
Come una spontanea prosa ti dirà. –
La penna di Cassandra dipingerà il nostro stato,
Le molte comodità che ci attendono
Nella casa di Chawton, quante ne troviamo
Già in essa, per il nostro animo;
E come siamo convinte, che una volta finita
Sarà migliore di qualsiasi altra Casa
Che sia mai stata costruita o restaurata,
Con stanze compatte, o stanze dilatate.
Il prossimo anno ci troverai ben sistemate, […]
(trad. di G. Ierolli)

Jane (Olivia Williams in Miss Austen Regrets/Io, Jane Austen, BBC 2008)

I Memoir familiari sono pieni di descrizioni e aneddoti su Chawton. Ne riparleremo molto presto: oggi mi limito a raccontare il mio pensiero su questo luogo che ancora non ho visto dal vivo…

Che Chawton abbia avuto il potere di riaccendere il sacro fuoco della scrittura nell’animo di Jane, e le abbia restituito la serenità, me lo rende particolarmente caro, come se questa più che ogni altra fosse la SUA casa, l’unica, il luogo in cui il suo spirito, la sua energia, la sua anima (chiamatelo come volete) aleggia in tutta la sua forza.
A Chawton, Jane definì ciò che aveva già creato e creò qualcosa di nuovo. Qui trovò la forza per riprovare a pubblicare, riuscendovi. Qui prese forma la sua opera, così come la conosciamo. Qui si sprigionò la sua magia!
Ebbene: è proprio in questo luogo magico che sto per andare, finalmente, sì!, per la prima volta in vita mia, in compagnia della cara LizzyP, Miss Claire.
Per una Janeite sfegatata ed incrollabile, è un evento di incommensurabile portata intellettuale ed emotiva.
Tant’è vero che, quando vi entrerò, di certo diventerò la prova vivente dell’esistenza della Sindrome di Stendhal: sarò presa da una tale emozione da restare basita, ammutolita, estaticamente in contemplazione della mia stessa gioia di essere lì. A casa di Zia Jane.
Sì, credo che il prossimo tè delle cinque sarà davvero speciale.

Dear Aunt Jane, prepara il bollitore e la tua miscela preferita di tè: stiamo arrivando!…

L’interno della casa di Jane a Chawton

I tè delle cinque con il fotoracconto della visita a casa di Jane Austen:
Il Jane Austen’s House Museum di Chawton
L’ultima dimora di Jane Austen e tomba nella cattedrale a Winchester.

Silvia Ogier

17 pensieri su “L’ombelico del mondo austeniano: Chawton

  1. Susy

    Carissima…..sono immensamente felice che tu riesca finalmente a realizzare il tuo sogno!!!
    Vorrei essere una mosca per poter vedere le vostre facce, tua e di Claire…….
    Vi auguro di trovare e provare tutte le emozioni più positive e più belle.
    Love Susy x

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  2. MaraB

    Sono emozionata per voi! Vi auguro di trovare per la vostra visita una tipica giornata austeniana, con un cielo di perla e un filo d’aria profumata… Mentre siete lì pensate alle vostre affezionate lettrici!

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  3. Raffy

    Sarà sicuramente un esperienza indimenticabile! E’ stato già emozionante per me visitare Bath e Winchester, dove riposa, ma non saprei proprio come reagire se sapessi di trovarmi nella casa dove è stato scritto “Persuasione” e dove ha lasciato il suo cuore!
    Prima o poi dovrò andarci anch’io (spero più prima che poi)…

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  4. Silvia

    Ma che meraviglia! State per andare a Chawton! L’esperienza più emozionante per qualsiasi Janeite! Non vedo l’ora di leggere i vostri resoconti del viaggio!

    😉

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  5. Anonymous

    Che emozione per voi! Godetevi ogni istante. Esattamente un anno fa anche io realizzavo il mio “pellegrinaggio” ed ero emozionatissima. Buon viaggio. ML

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  6. Anna68

    Ragazze vi auguro di cuore un buon viaggio: io son tornata dal mio da poco e il ricordo e l’emozione è ancora viva: Chawton ci ha accolto in una splendida giornata di sole primaverile; sarà un tuffo nell’ottocento, se non ci fossero le auto sembrerebbe di stare in uno dei racconti della cara zia Jane. Non vedo l’ora di scambiare opinioni ed emozioni con voi. Enjoy your trip !
    Anna

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  7. Sally

    Sono davvero contenta per voi e per il vostro ”pellegrinaggio austeniano” a Chawton ragazze, e allo stesso tempo muoio d’invidia! Non vedo l’ora di andarci e tornare anche io sui passi di zia Jane e contemplare i luoghi dove ha dato maggiore sfogo alla sua creatività! Per ora mi accontento di leggere un vostro ‘succulento’ resoconto! Un abbraccio a tutte e due, dear janeites!
    Sara

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  8. Clairelune

    Che bellezza!! sono molto felice per voi, ma allo stesso tempo molto invidiosa perché manca anche una compagna di viaggio, e questo viaggio così speciale è un’esperienza da condividere!! ma confido nei tuoi racconti (perché ne parlerai abbondantemente vero?) così da essere lì con voi!! 🙂

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  9. donisan

    Sapessi come ti invidio! Pensavo finalmente di riuscire a ad andarci anch’io quest’anno, ma le Olimpiadi hanno reso tutto piu’ complicato! Non perdo le speranze pero’….

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  10. Sylvia-66

    Grazie a tutte/tutti!
    Purtroppo, a questo giro non può partecipare la nostra LizzyGee ma siamo sicure, tutte e tre, che un giorno riusciremo ad andarci insieme.
    A presto!

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  11. Silvia

    Buon viaggio allora (e ammetto che te lo dico con un po’ di invidia, vorrei essere al tuo posto!). Attenderò il tuo ritorno per leggere dal blog della tua avventura a casa di zia Jane.

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  12. Sylvia-66

    Grazie a tutte!
    LizzyP ed io siamo già tornate e presto vi racconteremo il nostro incontro con la cara Zia Jane.
    Londra era già affollatissima nonostante il periodo fosse tra la fine dei festeggiamenti in pompa magna per il Diamond Jubilee di Elisabetta II e le Olimpiadi di fine luglio. E soprattutto, abbiamo patito temperature polari ed un vento fortissimo… Ma nulla avrebbe potuto fermarci!

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    1. Sally

      Bentornate ragazze! Spero che il viaggio sia andato bene – e sicuramente così dev’essere stato! – sopratutto a Chawton! Vi ho pensato tanto questi giorni, adesso aspetto solo un resoconto! 🙂 Un abbraccio.
      Sara

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  13. Pingback: Una visita a casa di Zia Jane, a Chawton (2) - Un tè con Jane Austen

  14. pietro bognetti

    Il viaggio è stato emozionante ed esauriente, salvo…, – ma forse mi sbaglio – per una piccolissima omissione: non ho visto il divano su cui zia Jane non si sdraiava per riguardo a sua madre che, peraltro, non vi si sdraiava mai, perché preferiva lavorare in giardino. Pietro Bognetti

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