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Jane’s Cup

Dopo Cassandra’s Cup, la sala da tè austenianissima che accoglie i visitatori di Zia Jane appena usciti da una visita al leggendario cottage di Chawton, non potevo non invitarvi a un altro tè davvero speciale, opportunamente intitolato Jane’s Cup.
Ma prima, occorre una doverosa premessa.
(…suvvia, avete tè e dolcetti e cucumber sandiwiches in quantità a sostenervi in questa breve digressione.)
La rete è di per sé uno strumento di comunicazione e condivisione senza pari ed i suoi usi distorti fanno solo parte della meschinità umana e non del carattere intrinseco di questa meravigliosa invenzione.
Da quando sono uscita dal mio guscio austeniano, nel dicembre 2010, per prendere un tè nella blogosfera con chiunque abbia voglia di chiacchierare intorno a Jane Austen, ho conosciuto una quantità di belle persone che continuano a sorprendermi e gratificarmi con la loro attenzione, e so di non esagerare quando affermo che il sentimento di amicizia che ci lega è davvero sincero anche se si esprime in modo virtuale.

Tra queste persone, c’è Aldina, che molti di voi di certo conoscono essendo la gentile e stralunata (come lei stessa ama definirsi) padrona di casa di Aldina’s Corner, con una grande passione, il disegno e la pittura. A dire il vero, a questa se ne aggiunge un’altra, evidentemente di uguale intensità: Aldina è un’inguaribile Jane Austen Addict.
Ebbene: unite disegno e pittura a Jane Austen, aggiungete una serie di chiacchiere e tè via e-mail e sms tra Aldina e me, mescolate il tutto con la generosità e la maestria di Aldina e… ecco Jane’s Cup!

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…ancora a proposito di Charlotte, il matrimonio, le donne con G.Parisi

(nell’immagine di testa: Monastero degli Olivetani, Univ. di Lecce)
Il nostro ultimo tè dedicato a Charlotte Lucas (Charlotte Lucas, ovvero: mi piego ma non mi spezzo) ha destato molte riflessioni in coloro che hanno letto il post, e che ringrazio vivamente perché, a loro volta, hanno suscitato altrettante elucubrazioni nella mia fervida mente di Janeite… nonché in quella di Gabriella, alias LizzyGee, una delle mie care compagne di incursioni nel mondo dei derivati austeniani, (insieme a Miss Claire, alias LizzyP, nel salotto Old Friends & New Fancies dedicato proprio a questo particolare e prolifico genere letterario).
Per effetto di una di quelle meravigliose, insondabili coincidenze significative che mi piacciono tanto, Gabriella si è trovata a leggere proprio nei giorni del post un libro (La Monaca, di  Simonetta Agnello Hornby) in qualche modo legato sia a Jane Austen sia all’argomento di quel post, cioè condizione femminile e matrimonio.

Perciò oggi, in questo tè delle cinque, le cedo ben volentieri il compito di fare due chiacchiere austeniane, ringraziandola vivamente di avermi regalato queste sue riflessioni.
In che modo, e con quali effetti, Jane Austen si intreccia con il destino di una monaca in un convento del Sud d’Italia di metà Ottocento?…

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Liebster e Versatile anche nel 2012!

Devo cominciare questo importantissimo post con delle scuse alle amiche della blogosfera che hanno voluto dare un segno tangibile dell’interesse con cui seguono e frequentano i tè delle cinque con Jane Austen.
Mi ci è voluto molto, troppo tempo per imbastire i miei ringraziamenti in questa conversazione, che spero possa esprimere appieno il mio entusiasmo nel constatare come la condivisione delle proprie passioni attraverso una rete virtuale, potenzialmente fredda e distante, riservi splendide sorprese che fanno scoprire il lato più umano e più nobile di questo strumento di comunicazione.
Questi due “premi” sono essenzialmente un segno della vicinanza tra le tante Signore della Blogosfera ed un’occasione per conoscersi meglio e magari scoprire nuovi salotti e cucine piene di manicaretti letterari e chiacchiere in libertà.
E dunque grazie di cuore ad alcune vecchie amiche di sempre del blog:
Clau dal suo Garage pieno di libri (ma con un angolo pieno di…teiere!)
Irene dal salottino di Cipria e Merletti
Mara dal suo angolo dedicato alla lettura, Ipsa Legit
Nicky con il suo scaffale ben fornito, Bookshelf
nonché ad alcune amiche che frequentano da tempo i nostri tè delle cinque ma che io (mea culpa!) ho scoperto da poco:
Clelia dalla sua splendida Quieta Radura
Danielle e Aliena, le nostre magiche Guardiane del Tempo
Silvia, l’eclettica aspirante scrittrice di Banana e Cioccolato 
Infrango le regole e rigiro a loro il premio come segno di riconoscenza. Del resto, questo post dovrebbe integrare quelli dello scorso anno, ai quali vi rimando (Liebster 2011 e Versatile 2011) con una precisazione, però. 
Nel tempo trascorso da quei post, alcune cose sono cambiate nella mia vita, anche drasticamente, ma di certo alcune non cambieranno mai…

– Sono sempre  una Librovora Compulsiva,
– mi piace scrivere come valvola di sfogo e spunto di riflessione,
– prediligo la “letteratura al femminile“,
– sono una romanticona irrecuperabile,
– se potessi, mi concederei lunghe passeggiate mattutine ogni giorno
– bevo litri di sempre caldissimo, persino in estate
– sono vegetariana da oltre vent’anni ed amo la buona tavola
– ammiro profondamente il talento artistico in tutte le sue forme (essendone io priva)

…e continuo ad essere convinta di ciò che Jorge Luis Borges ha saputo dire prima e meglio di me, cioè che il Paradiso sia una grande biblioteca (Yo, que me figuraba el Paraíso / Bajo la especie de una biblioteca).

Sì, il mio Paradiso è proprio un’immensa biblioteca all’aperto, sempre soleggiata, senza polvere e a temperatura perfetta per libri e lettori, dove tutti possiamo leggere e scrivere e parlare di ciò che leggiamo, sorseggiando tè, passeggiando e sedendo qua e là, per l’eternità.

Leggere e passeggiare, proprio come Lizzie (Keira Knightley)
(Pride and Prejudice, Joe Wright, 2005)
Ed è proprio in questo Paradiso che ci troviamo, ogni volta che leggiamo un libro e ci perdiamo nelle sue pagine.. e magari anche quando veniamo a condividerlo nella blogosfera.

…e, sempre come Lizzie (Jennifer Ehle, Pride and Prejudice BBC 1995)
bere un buon tè rilassante e consolatorio

Grazie a tutte e a tutti!

Un dolce Natale a tutti i Janeite!

Oggi, in occasione della festività più amata dell’anno, offro a tutti gli avventori di questa sala da tè i dolci che le mie care amiche Lizzies, LizzyGee (Gabriella) e LizzyP (Miss Claire) hanno preparato con le loro manine fatate.

Si tratta del Barmbrack, un pane dolce all’uvetta della cucina irlandese che appartiene alla tradizione popolare di una festa che potrebbe apparire in contrasto con il Natale, Halloween (ne avevamo parlato in quell’occasione su OldFriends & New Fancies).
Ma in un periodo come questo, in cui ci si raduna nelle cucine per preparare manicaretti da gustare con le persone che amiamo, mi sembra perfetto cogliere l’occasione di questi miei auguri per rendere omaggio alle fatiche culinarie delle mie inseparabili e care compagne di avventure austeniane.
Per di più, uno degli ingredienti di questo pane dolce è… il tè!
Accomodiamoci, dunque, ed assistiamo alla preparazione prima di scambiarci gli auguri…

Ecco, sulla tavola di LizzyP, la frutta secca in ammollo nel tè….
…e l’impasto completo di tutti gli ingredienti pronto per essere lavorato:

Ed ecco la lavorazione dell’impasto, dalle abili mani di LizzyGee:

…ed il dolce pronto, in tutta la sua bontà, sulla tavola di LizzyP:

…e sulla tavola di LizzyGee, con una fetta già pronta per voi:

Non vi resta che servirvi una tazza della mia migliore miscela di tè…

(pazientate, di questo parlaremo prossimamente…)

…e augurarci vicendevolmente un
BUON NATALE
di serenità!

Un grazie di cuore a LizzyGee/Gabriella e LizzyP/MissClaire 
per aver preparato il pane dolce Barmbrack per Un tè con Jane Austen!

Link Utili:
Ricetta del Barmbrack (gentilmente offerta da La Collezionista di Dettagli)

Una sala da tè davvero… lovely!

Devo chiedere umilmente scusa alle care amiche e ospiti di questa sala da tè e chiacchiere austeniane che il mese scorso mi avevano omaggiato di un segno concreto del loro gradimento. Mi riferisco alle carissime MissClaire, Nicky e Cri.
I loro blog sono tra quelli che visito più frequentemente e loro sono ospiti assidue ed attente del mio, come dimostra la loro generosità nell’assegnare a questo mio angolino il Lovely Blog Award.
Grazie, amiche della blogosfera e Cugine austeniane! …E perdonatemi se non ho subito dato riscontro a questo vostro graditissimo dono!
Il poco tempo a disposizione,  il mio timore di tediarvi nonché un poco di riservatezza mi trattengono dal dirvi le 7 (o 10) cose di me previste dalle “regole di riscossione”. Posso però dirottarvi su un post nel quale le avevo già elencate.
Quanto all’elenco dei blog da premiare, vi invito a dare un’occhiata a quello che compare qui a destra, Un tè con altri blog + Un tè con tanti libri, vi troverete molta ottima creatività, stimolante e rinfrancante.
Vorrei però cogliere l’occasione per ringraziare pubblicamente alcune care amiche di sempre, alcune presenti nella blogosfera anche soltanto come commentatrici (e scusate se è poco!), e passare loro idealmente questo riconoscimento (certo, si chiama “One Lovely Blog Award” ma il pensiero è quello che conta, no?).

Oltre alle già citate:

Miss Claire Collezionista di dettagli
Nicky con la sua Libreria
Cri di Visibile Invisibile

esprimo un grande ringraziamento anche a:

Aldina di Aldina’s corner
Basilico e Mentuccia (Letizia) di  Mete d’Inchiostro
Erica di Bryce’s House
Irene di Cipria e Merletti
Francesca di Piccolo sogno antico
Gabriella (Georgiana 1792, da Anobii e da Diario di pensieri persi)
Giuliana (Mataiana)
Maristella di La maison di Maristella
Phoebes di Il tempo di leggere
Silvia di Vorrei essere un personaggio austeniano
Susy di Susycottage
ZiaMame di La favola della botte

Grazie per la passione con cui continuate a farmi compagnia fin dai miei primi tè con Jane Austen!
(…Scusate se non sono sempre puntualissima nelle mie visite…)
Per tutte voi, ecco un brindisi… con l’immancabile ottima tazza di tè!