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Sanditon, l’incompiuto irresistibile e i suoi tanti completamenti

Sanditon, completions: Dobbs, Bebris, Riordan

I sei romanzi completi di Jane Austen sono da oltre un secolo fonte di inesauribile ispirazione per altri romanzi ad essi variamente ispirati, i cosiddetti Austen inspired novels, ovvero i “derivati” austeniani: tra sequel, prequel, spinoff, retelling, crossover… ogni opera viene costantemente rielaborata in varie combinazioni, per la gioia di tanti ammiratori di Jane che, non riuscendo a farsi bastare i sei capolavori originali, cercano di restare immersi nel mondo austeniano anche attraverso questi surrogati.
Un romanzo di Jane Austen incompleto costituisce forse una tentazione ancor più irresistibile per provare a dare una forma più delineata a un microcosmo narrativo appena abbozzato, anche perché permette di scatenare la fantasia a briglie sciolte. Questo sembra essere vero per entrambi gli incompiuti austeniani: The Watsons (I Watson), il romanzo che Jane scelse di abbandonare intorno al 1805 e non riprendere mai più in seguito, in anni recenti è stato più volte completato e pubblicato (ad esempio da Joan Aiken con il romanzo I Watson e Emma Watson); ma tra i due è senza dubbio Sanditon a vantare numerosissimi e costanti tentativi di completamento, anche in forma di adattamento per lo schermo, come ad esempio la serie tv sceneggiata da un grande esperto di trasposizioni letterarie austeniane come Andrew Davies e prodotta da ITV e PBS, andata in onda per la prima volta in Italia nel settembre 2020 (che ho recensito nel mio tè delle cinque “La Riviera dei cuori infranti“).
Il tè delle cinque di oggi ripercorre questa intensa, sorprendente storia d’amore tra Sanditon, lo scintillante incompiuto austeniano, e i suoi numerosi continuatori.

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My name is Lizzie Bennet.. and I’m back! Grandi novità per i pensieri di Lizzie intorno alla webcam

Dite la verità, LBD-Addicted di tutta Italia.
Dalla fine di The Lizzie Bennet Diaries, il geniale e appassionante adattamento iper-moderno di Pride and Prejudice in forma di vlog (acclamato vincitore di un Emmy Award), siete inconsolabili!
Avete riguardato tutta la web series più volte, curiosato in giro per la rete alla ricerca di nuovi segni della presenza degli amatissimi personaggi e attori, divorato famelicamente tutte le nuove serie e le novità della Pemberley Digital, ma non siete mai appagati.
Nessuna delle nuove serie che si sono succedute da quel giorno è riuscita a darvi l’intensità di emozioni (e la grave, divertentissima dipendenza) che avete provato con lo strepitoso The Lizzie Bennet Diaries tra il 2012 e il 2013.
Animo! In questo triste anno di astinenza da LBD, alcune novità hanno preso forma, per la gioia di tutti noi che non vediamo l’ora di qualche ottimo pretesto per tornare alle vicende raccontate da Lizzie davanti alla webcam.
E proprio ieri, 22 maggio 2014 (ecco un’altra pietra miliare nel calendario LBD), Lizzie è tornata, con un Bonus Video!

Il video è disponibile sul canale youtube di The Lizzie Bennet Diaries

Inoltre, altri bonus ci attendono per alimentare nuovamente la nostra dipendenza cronica: un libro e persino un audiolibro tratti dalla serie, nonché i DVD dell’intero adattamento.
Il tè di oggi è ricco di sorprese…


My name is Lizzie Bennet AND I’M BACK!

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Felicemente travolta da The Lizzie Bennet Diaries. Ecco perché! Ovvero: memorie e follie a ruota libera di una serissima LBD-addicted

Abbiate pazienza, cari frequentatori dei miei tè delle cinque, e concedetemi qualche minuto. 
Sapete che non sono facile all’entusiasmo ma, quando capita, è totalizzante – e con questo adattamento è capitato, come avrete ben capito. Scrivere la “Guida per i Janeites italiani” (link in fondo al post), inoltre, mi ha fatto venire una voglia irresistibile di prendermi questo tè per abbandonarmi alla mia attività preferita, l’elucubrazione a ruota libera. Perciò, se avete visto anche voi questa serie e avete voglia di un bell’amarcord, o se non l’avete vista ma ormai vi siete rassegnati a guardarla anche solo per farmi tacere, servitevi abbondantemente di tè e dolcetti e seguitemi nella rete!

I can’t believe it, either, that my heart could completely overwhelm my judgement.
Nemmeno io riesco a credere che il mio cuore potesse sopraffare completamente il mio giudizio.
(Darcy, LBD)

Ho iniziato a guardare questa serie (web series, per la precisione, cioè trasmessa solo online, su Youtube) per pura curiosità, dopo averne sentito parlare per caso in un programma televisivo.

Era la fine di maggio 2012 e quella sera, accedendo al canale della serie, scoprii che era appena stato trasmesso l’episodio n.15 e che ogni episodio durava meno di 4 minuti. Decisi di guardarli tutti e 15 quella sera stessa.
Non sapevo che cosa aspettarmi da questo ennesimo adattamento di Pride and Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio) in una forma del tutto nuova, un vlog (cioè un video-blog), e mi apprestai ad un’ora di semplice… studio esplorativo.
Sentire l’incipit declamato con pesante accento americano – anzi, californiano DOC – mi fece restare un po’ interdetta ma fu questione di un nanosecondo perché la parlantina della protagonista, l’energia che metteva nel lamentarsi di una madre pericolosamente votata a vedere lei e le sorelle “sistemate”, il piglio fiero e entusiasta con cui si presentava come una ventiquattrenne studentessa di Mass Communications (da noi frequenterebbe la facoltà di Scienze della Comunicazione) appassionata di libri (come dimostrava la libreria allegramente sovraccarica che vedevo alle sue spalle) e dei film di Colin Firth (come darle torto..), tutto cominciò a cantare nella mia testa come in un coro a più voci, dove quelle più distanti e antiche si intrecciavano armoniosamente con queste, modernissime e più vicine…

In capo a un’ora ero già stregata. I miei lunedì ed i miei giovedì (i giorni di trasmissione dei nuovi episodi) non furono più gli stessi perché diventarono i giorni di LBD – e lo sono stati per quasi un anno, per 100 episodi (più quelli collaterali, di cui ho perso il conto), fino allo scorso giovedì.

http://themeryton.tumblr.com/
Oggi, ad una settimana dalla fine, per scongiurare le conseguenze di una crisi di astinenza da LBD, ho deciso di raccontarvi perché questa serie, fedelissima al romanzo pur nella sua iper-moderna originalità, è per me il più bell’omaggio che il 2013 potesse fare all’eterna modernità di P&P e della sua geniale creatrice, Jane Austen.

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