Archivi tag: Mara Barbuni

Fondatrice di Jane Austen Society of Italy (JASIT)

Due passi per Austenland.
Passeggiate ispirate a Jane Austen. I luoghi e gli amici

jasit_due_passi_per_austenland_copertinaLa biografia in forma di diario di viaggio Jane Austen. I luoghi e gli amici, scritta e illustrata da Constance e Ellen Hill nel 1902, è stata pubblicata in italiano il 16 dicembre 2013  da Jo March Agenzia Letteraria in collaborazione con JASIT (Jane Austen Society of Italy) che l’ha scoperta, tradotta e curata per la stampa.
Da quel giorno, periodicamente, noi cofondatori di JASIT ci siamo lasciati ispirare dal viaggio di Constance ed Ellen e abbiamo composto le nostre personali passeggiate nei luoghi da loro descritti, ribattezzandole Due passi per Austenland.
I nostri due passi, ricchi di approfondimenti anche di ordine pratico su come raggiungere e visitare questi luoghi austeniani, si sono conclusi lo scorso 20 giugno ed ora li abbiamo raccolti in un fascicolo gratuito, in formato PDF, con una copertina che è tutta un programma, come sempre opera di un’ispiratissima Petra Zari.
Mi ispirerò ancora una volta a Constance Hill e al suo irresistibile invito che chiude la Prefazione del libro, per inoltrarvi il mio – ben più umile ma, spero, ugualmente coinvolgente…
In questo bel pomeriggio di metà agosto,
vi invito a seguirci per fare insieme a noi

a cura di JASIT Jane Austen Society of Italy
(e alla fine delle passeggiate, 
non mancate di curiosare nella pagina

Una pronipote di Jane Austen racconta… (da JASIT)

Una pronipote di Jane Austen, Caroline Knight (nella foto) – discendente del fratello Edward Austen, che prese il cognome Knight perché adottato dai ricchi cugini degli Austen, diventando signore di molte proprietà tra cui Godmersham Park, Chawton House

Chawton House

e il vicino Chawton Cottage, amatissima dimora di Jane,

Chawton Cottage, oggi Jane Austen’s House Museum

 

oggi meta di pellegrinaggi di migliaia di Janeites da tutto il mondo – esce allo scoperto e racconta per la prima volta in un’emozionante intervista al quotidiano australiano The Sydney Morning Herald che cosa significa vivere nel ricordo di cotanta Zia.
Ne parla un articolo odierno di JASIT, davvero da non perdere!

Storia di una pronipote di Mara Barbuni, 07/04/2014 jasit.it

Per saperne di più
…su Chawton Cottage e Chawton House, vi ricordo i tè delle cinque dedicati alla casa che Jane Austen amava e dalla quale sono partiti per il mondo tutti i suoi romanzi (ecco perché mi piace chiamarla “l’ombelico del mondo austeniano”): visita a Chawton e al Jane Austen’s House Museum

Novità editoriale – Jane Austen: i luoghi e gli amici di C.Hill, ed. Jo March, a cura di JASITdal 16 dicembre!

Jane-Austen-I-Luoghi-e-Gli-Amici-Constance-HillIl giorno del 238° compleanno di Jane Austen, il prossimo 16 dicembre, uscirà per Jo March Agenzia letteraria, nella preziosa collana Atlantide, un nuovo titolo, Jane Austen: i luoghi e gli amici di Constance Hill, una biografia in forma di diario di viaggio riccamente illustrata da Ellen G. Hill, sorella dell’autrice. Tradotto, introdotto e curato da JASIT.

Tutti i dettagli nel post di JASIT

(…Stavolta sono così direttamente coinvolta in questo gioiellino editoriale che mi è del tutto impossibile evitarvi un prossimo tè delle cinque con elucubrazioni a briglia sciolta sui retroscena della mia esperienza di lettrice, traduttrice di alcuni capitoli e redattrice dell’introduzione di questo libro – frutto gustosissimo di un lavoro di gruppo che è stato davvero un viaggio appassionante in Austenland. Come sempre, preparate i bollitori… e scarpe comode: si parte per Austenland. A presto!)

Jane Austen musa ispiratrice di Elizabeth Gaskell, al di là di Nord e Sud?

Elizabeth Gaskell

Elizabeth Gaskell

 

Siete sempre più innamorati di Elizabeth Gaskell e del suo Nord e Sud? Vi ha appassionato la riflessione di Gabriella Parisi sulle analogie tra questo romanzo e Orgoglio e Pregiudizio? Oggi vi invito a leggere un’altra interessante riflessione che Mara Barbuni compie sui punti di contatto tra le due autrici. Ecco un estratto:

Nonostante le diversità, molti lettori hanno scorto un importante legame fra le opere di Gaskell e Austen, non solo riguardo ai contenuti (come per Orgoglio e pregiudizio e Nord e sud, simili già a partire dalla dicotomia del titolo), ma anche in merito alla scelta di uno schema letterario che è diventato il marchio di fabbrica di larga parte della cultura inglese. Sto parlando del modello del “villaggio”.

Chi ha letto Cranford, ha già colto lo spirito di questa riflessione. Che si sofferma anche su alcune curiose analogie biografiche…

Foto1213_b

Alle quali aggiungo questa nota: Elizabeth Gaskell trascorse i suoi ultimi giorni a Alton, nello Hampshire, amatissima contea natia di Jane Austen, a pochi chilometri da quel Chawton Cottage che ne vide rinascere il genio creativo. Il fascino di queste coincidenze significative è pieno di suggestioni…

Il microcosmo austeniano come modello narrativo
di Mara Barbuni
sul sito di JASIT

Jane Austen e Mary Wollstonecraft. Un interessante articolo della JASNA su questo eventuale legame.

Quali sono, se ci sono, i legami tra la prima teorica del femminismo occidentale, Mary Wollstonecraft, e Jane Austen?
Queste due grandi donne furono contemporanee per un po’, almeno fino al 1797, anno in cui la prima morì, ma non sappiamo se Jane abbia mai letto o riflettuto sulla Rivendicazione dei diritti della donna, pubblicato nel 1792, e sul dibattito che ne nacque e che proseguì sempre più vivo, senza mai fermarsi – anzi, diventando la base per un vero e proprio movimento culturale.
Non finiremo mai di discutere se Jane Austen sia da ritenere femminista e, se sì, fino a che punto –  ma questo non può che essere salutare!
Ecco un ottimo spunto di riflessione: sul sito di JASIT, un articolo tratto dalla rivista Persuasions della Jane Austen Society of North America (JASNA), tradotto in italiano da Mara Barbuni:
Me lo sono sempre chiesta… la donna Jane avrà letto quel libro? O articoli di giornale o saggi dedicati all’argomento? Che ne pensava? Nelle sue lettere non c’è alcuna traccia di ciò, e le sue opere…
Ebbene, su di esse vorrei riportare un brano tratto da questo articolo, e che trovo illuminante:

[…] anche Austen è una formidabile critica femminista. La sua voce è certamente più gentile, ammorbidita dai matrimoni che concludono i libri, dalla sua straordinaria ironia e dal senso dell’umorismo. Tuttavia c’è anche una solida presa di posizione femminista, che suggerisce che Austen, come Wollstonecraft, era in linea con una delle questioni più accese della sua epoca: il ruolo delle donne nella società.

Presto, ne riparleremo alla nostra maniera, cioè in forma di chiacchierata durante un tè delle cinque.
Per il momento, buona lettura e buona riflessione!